La Caritas diocesana di Novara apre uno spazio di confronto e riflessione sul mondo del carcere con un ciclo di incontri dedicato al tema della giustizia riparativa, in programma nei mesi di novembre e dicembre. L’iniziativa, dal titolo “Una finestra sul mondo del carcere”, rientra nel progetto “Spazi di Speranza”, l’Actio Emblematica scelta dalla diocesi per accompagnare il cammino verso il Giubileo 2025, annunciata dal vescovo Franco Giulio Brambilla durante la festa patronale di San Gaudenzio.
Il progetto Caritas, elaborato insieme alle direttrici degli istituti penitenziari di Novara e Verbania, nasce da un’analisi attenta dei bisogni della popolazione carceraria — circa 70 detenuti a Verbania e 170 a Novara — e prevede la creazione di spazi per laboratori artigianali, corsi formativi e momenti di socialità. L’obiettivo è favorire percorsi di crescita personale e di reinserimento, promuovendo autonomia e benessere psicologico. Entro Natale saranno consegnati i materiali raccolti durante la Quaresima di solidarietà 2025, interamente dedicata a sostenere l’iniziativa.
Accanto a questo impegno concreto, la Caritas propone un percorso di sensibilizzazione rivolto alla cittadinanza, in collaborazione con il Centro di giustizia riparativa “Incontra” di Bergamo, per offrire una riflessione culturale e spirituale sul significato della pena, della colpa e della riconciliazione.
Il calendario degli appuntamenti prenderà il via giovedì 6 novembre al Centro Pastorale Maria Immacolata di Cameri, con la presentazione del libro “Io volevo ucciderla” alla presenza del criminologo Adolfo Ceretti. Seguirà giovedì 13 novembre all’Oratorio G. Pastore di Varallo Sesia, con la proiezione del film “Il Figlio” dei fratelli Dardenne, commentato da Francesca Mazzini.
Il 20 novembre a Borgomanero, nell’ambito del Convegno diocesano Caritas 2025, si parlerà de “Lo scandalo della giustizia riparativa” con le testimonianze di Giovanni Ricci, Franco Bonisoli e Anna Cattaneo, protagonisti del percorso di riconciliazione tra vittime e responsabili della lotta armata degli anni Settanta, raccontato ne “Il Libro dell’Incontro”.
Il 27 novembre a Domodossola è in programma un laboratorio di pratiche riparative, mentre mercoledì 3 dicembre a Novara si terrà l’incontro “Immaginare comunità riparative”, con Guido Bertagna e Filippo Vanoncini, gesuita e teologo impegnati nella mediazione comunitaria.
A chiudere il percorso sarà martedì 16 dicembre a Verbania Pallanza il reading teatrale “Fine pena ora”, tratto dal romanzo di Elvio Fassone e interpretato dalla compagnia Tedacà di Torino, un racconto intenso di dialogo e trasformazione che incarna il senso più profondo di una giustizia capace di restituire umanità.













