Negli ultimi anni l’amministrazione locale non ha perso occasione per ribadire con orgoglio le tante “etichette” conquistate: città del formaggio, città della salute, città dello sport. Slogan altisonanti che, almeno sulla carta, dovrebbero rappresentare un valore aggiunto per l’intera comunità e un biglietto da visita di prestigio verso l’esterno.
Ma la realtà che i cittadini vivono ogni giorno racconta ben altro. Mentre si investe tempo ed energia per promuovere appellativi suggestivi, le condizioni della città restano segnate da lacune evidenti proprio nei servizi essenziali: strade dissestate, marciapiedi pericolosi e spesso impraticabili, aree verdi abbandonate a sé stesse.
Il paradosso è evidente: si celebra l’immagine di una città dinamica, moderna e a misura di cittadino, quando la quotidianità mostra invece quanto poco ci si prenda cura della manutenzione ordinaria, quella che davvero incide sulla qualità della vita.
Un titolo non basta per rendere una città vivibile. Le famiglie non si sentono più sicure a passeggiare sui marciapiedi, gli automobilisti convivono con buche e rattoppi pericolosi, gli spazi verdi non riescono a svolgere appieno la loro funzione di luoghi di socialità e benessere. Se davvero si vuole essere città dello sport, città della salute o qualunque altra “città di…”, occorre partire dalle basi: garantire strade percorribili, marciapiedi sicuri e un verde pubblico curato.
Solo così gli slogan potranno trasformarsi in realtà e non restare semplici etichette vuote.
Maurizio Gavioli
Resp. Provinciale Patto per il Nord