Arriva a Novara “Dialoghi con Mr. Parkinson”, il primo documentario che getta via la maschera, anzi le maschere, di Mister Parkinson. Promosso dalla Confederazione Parkinson Italia con il supporto non condizionante di Zambon, mette in scena la personificazione di questa malattia neurodegenerativa con cui convivono più di 300mila italiani e circa 15mila piemontesi: il Parkinson presenta una grande varietà di sintomi – oltre 40 – che si combinano tra di loro in modo e con intensità differente in ogni persona. Così, Mister Parkinson è difficile da identificare e sembra che nemmeno il tremore possa essere un segno di riconoscimento: in Piemonte più di 1 paziente su 2, infatti, non trema mai o lo fa raramente. “Dialoghi con Mr. Parkinson” sarà proiettato domenica 28 settembre alle 16 nel Complesso monumentale del Broletto (Sala dell’Arengo), con ingresso libero e sarà lo spunto per un confronto tra esperti, pazienti e istituzioni.
Parkinson: uno, nessuno e centomila. Il Parkinson è una patologia multiforme, ma quasi 8 pazienti piemontesi su 10 non immaginavano - prima della diagnosi - una tale molteplicità di sintomi e un impatto così pesante3. E se per più di 1 su 2 il tremore non è la manifestazione più frequente, né quella più insopportabile o imbarazzante3, i pazienti piemontesi convivono, sempre o quasi sempre, con la lentezza nei movimenti (72%), la rigidità muscolare (62%), le difficoltà nella scrittura (53%), ma anche con sintomi non motori come i problemi alla voce (53%), i disturbi del sonno (47%) e dell’umore (38%).“Il Parkinson è una malattia complessa da gestire a causa della varietà dei sintomi che si combinano in maniera diversa in ogni persona. Così, la sfida per noi medici è riuscire a impostare percorsi di presa in carico personalizzati che tengano conto delle specificità di ciascun paziente. In questo senso - commenta Cristoforo Comi, Direttore Neurologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità, Novara e Università del Piemonte Orientale - diventa fondamentale un approccio multidisciplinare che coinvolga neurologi, neuropsicologi, ma anche esperti di medicina fisica e riabilitativa ed è proprio in questa direzione che si muove il nostro ospedale con l’obiettivo di offrire ai pazienti piemontesi un supporto a 360° in tutte le fasi della malattia”.
Il documentario al Complesso monumentale del Broletto. Mister Parkinson è la personificazione della stessa malattia. È dunque complesso e multiforme, irrompe nella vita delle persone e crea scompiglio. Nel documentario Mister Parkinson riceve la lettera speciale del giornalista Vincenzo Mollica e conversa con tre pazienti, un medico e una caregiver: scopre così le storie di carattere di Giangi, Valentina, Roberto, tocca con mano l’amore incondizionato di Rossana per Alberto, oltre all’impegno clinico del professor Paolo Calabresi (Policlinico Gemelli).
“Siamo molto soddisfatti che questo documentario faccia tappa a Novara, perché porta sullo schermo i mille volti del Parkinson, anche quelli molto spesso ignorati, dando inoltre spazio ad alcune storie di coraggio di pazienti e caregiver. Purtroppo, sappiamo bene come sia spiazzante per una persona affrontare una tale molteplicità di sintomi: siamo convinti che Dialoghi con Mr. Parkinson – grazie al racconto della complessità della malattia e offrendo esempi positivi di reazione – potrà ispirare anche i pazienti piemontesi ad affrontare al meglio la convivenza quotidiana con questa patologia” commenta Tommaso Vitarelli, Presidente Associazione Parkinson Insubria Novara ODV.
L’indice di impatto. Per 3 pazienti piemontese su 5 l’indice di impatto del Parkinson sulla vita quotidiana è elevato3. A risentirne i ritmi che si fanno più lenti (68%), i movimenti che diventano faticosi (53%), ma il Parkinson incide anche sul tempo libero (49%) e sulla stanchezza che risulta spesso invalidante (47%)3. Le conseguenze della malattia possono investire l’intera famiglia del paziente con i sintomi che rendono difficile svolgere attività fuori (60%) e dentro casa (51%), ma anche frequentare amici (38%) e parenti (28%).
“Come impresa, siamo molto soddisfatti di aver supportato la Confederazione Parkinson Italia nella realizzazione di questo documentario - dichiara Rossella Balsamo, Medical Affairs & Regulatory Zambon Italia e Svizzera - e di poterlo ora portare in tour per l’Italia per far conoscere al grande pubblico la complessità di questa patologia e la forza di chi è costretto a conviverci. Proprio i dati confermano l’importanza per i pazienti e caregiver di diffondere una corretta informazione sul Parkinson: in Piemonte il 60% di questi ritiene che i propri amici non conoscano appieno la malattia e il suo impatto. Inoltre, l’87% auspica che si parli di più della molteplicità dei sintomi, oltre il tremore, per restituire un’immagine veritiera del Parkinson”.