La terza Commissione, presieduta da Claudio Sacchetto, ha licenziato a maggioranza la proposta di delibera per l’adozione del Piano regionale delle attività estrattive (Prae) 2024-2034.
Secondo l’assessore alle Attività estrattive Marco Gallo, il Prae coordina tutti gli strumenti di tutela del territorio, come il Piano paesaggistico regionale (Ppr) e il Piano di assetto idrogeologico (Pai), garantendo al contempo la continuità delle attività imprenditoriali. Il piano punta a conciliare protezione ambientale e sviluppo economico, concentrandosi soprattutto su due settori: agglomerati e materiali industriali di seconda categoria, con circa 300 imprese registrate nella banca dati delle attività estrattive.
Quattro gli emendamenti presentati: i due proposti da Mario Salvatore Castello (Lista Cirio), relativi agli impianti per la valorizzazione del minerale e alle rimodellazioni e scavi per la realizzazione di aree naturalistiche, sono stati approvati a maggioranza. La Commissione ha poi approvato all’unanimità quello di Domenico Rossi (Pd), volto al rafforzamento e alla tutela delle falde acquifere e della biodiversità, mentre ha respinto l’emendamento sempre a firma di Rossi, finalizzato a garantire l’equilibrio nello sviluppo delle attività di estrazione.
In sede di discussione, Rossi aveva sottolineato che la maggioranza avrebbe dovuto adottare un approccio più cauto, privilegiando la salvaguardia dell’ambiente.