Attualità - 15 agosto 2025, 17:00

Il castello Leonardi di Casalino verso la vendita: interesse di una società cinese

Tra le ipotesi una clinica privata o una casa di riposo nei 30 mila metri quadrati di terreni del maniero

Il castello Leonardi di Casalino è in procinto di cambiare proprietà: una società cinese ha manifestato un forte interesse per l’acquisto del maniero e dei circa 30 mila metri quadrati di terreni di pertinenza. Secondo quanto riferito dal sindaco Sergio Ferrari, le trattative potrebbero concretizzarsi nei prossimi giorni grazie alle condizioni di pagamento immediate proposte dagli acquirenti, simili a quanto avvenuto in passato per la cessione di numerosi bar e caffè del Novarese.

Le ipotesi sull’utilizzo futuro del castello spaziano dalla clinica privata alla casa di riposo, ma al momento non ci sono conferme definitive. La proprietà del castello era suddivisa in tre quote tra la milanese FinDim, rappresentata dall’avvocato Carmine Canonico, l’ex sindaco di Capri Saverio Valente e l’ex funzionario bancario Pietro Murciano. Secondo l’ex custode, il decesso di alcuni dei protagonisti della compagine proprietaria e la mancanza di interesse degli eredi nella valorizzazione del maniero hanno aperto la strada alla vendita.

Il castello Leonardi, le cui origini risalgono probabilmente alla metà del XIV secolo, appartenne dal Settecento alla nobile famiglia novarese dei Leonardi prima di passare a privati. Di particolare interesse sono la villa nobiliare, il parco-giardino di un ettaro e la chiesetta ancora consacrata. La struttura conserva anche resti importanti della rocca, visibili a nord dell’attuale cancello di ingresso, e il muro settentrionale di un edificio castellano, con il caratteristico cammino di guardia ad arco ribassato.

Negli ultimi anni il castello ha subito alcuni danni, come il crollo del tetto della palazzina su via Leonardi nel luglio 2016, prontamente riparato in accordo con la Soprintendenza. Nel 2019 il Comune di Casalino ricevette il comodato d’uso modale, attivando una manifestazione di interesse per la gestione della struttura, che però non poté partire a causa della pandemia.

Oltre al patrimonio storico e architettonico, il parco è un punto di interesse naturalistico: da oltre 95 anni ospita una garzaia di airone cenerino, come racconta il birdwatcher Marco Ricci, a testimonianza del valore ambientale del luogo.

a.f.