Entro il 2050, oltre il 41% delle famiglie italiane sarà composto da una sola persona. È quanto emerge dalle nuove previsioni demografiche dell’Istat, aggiornate al 2024, che fotografano un’Italia sempre più sola, con nuclei familiari ridotti al minimo, meno figli e un progressivo invecchiamento della popolazione.
Oggi i nuclei unipersonali rappresentano il 36,8% del totale, ma nel giro di 26 anni si prevede un ulteriore aumento, fino a raggiungere il 41,1%. In parallelo, caleranno drasticamente le famiglie con figli: nel 2050 saranno una su cinque, contro le tre su dieci attuali. Il numero medio di componenti per famiglia scenderà da 2,21 a 2,03.
Un dato particolarmente significativo riguarda gli anziani: saranno 6,5 milioni gli over 65 che vivranno da soli nel 2050, a fronte dei 4,6 milioni stimati per il 2024. Un fenomeno che pone interrogativi cruciali sul fronte del welfare, dell’assistenza e della tenuta sociale del Paese.
Anche la popolazione complessiva è destinata a diminuire sensibilmente: si passerà dagli attuali 59 milioni a circa 54,7 milioni di residenti, con una contrazione di oltre 4 milioni. Ma a preoccupare di più è il calo della fascia in età attiva (15-64 anni), che scenderà di ben 7,7 milioni, da 37,4 a 29,7 milioni.