Un gelato che sorprende, incuriosisce e conquista: La mia foresta nera è il nome dell’inedita creazione firmata dal maestro gelatiere Vincenzo Pennestrì, presidente dell’Associazione Italiana Gelatieri. Una proposta audace e raffinata, pensata come amuse-bouche freddo o chiusura salata di un pasto, che mette al centro un’eccellenza piemontese: il Gorgonzola dolce Palzola, prodotto a Cavallirio, in provincia di Novara.
Il risultato è un ministecco artigianale capace di raccontare l’incontro fra due territori – il Piemonte e la Calabria – attraverso sapori intensi e consistenze sorprendenti. Al cuore della creazione c’è un gelato al Gorgonzola Palzola, abbinato alla dolcezza amara della composta di visciole firmata Agrimontana e arricchito da una grattugiata di fava tonka, che conferisce al tutto una nota calda e floreale. A completare il profilo sensoriale, una copertura al cioccolato fondente Manjari (Valrhona), decorata con pangrattato abbrustolito per aggiungere croccantezza e un rimando evocativo al classico pane e formaggio.
«Dal connubio fortunato con Palzola è nato un gelato dai sentori gastronomici unici, che sta piacendo molto a chi lo assaggia», spiega Pennestrì. «Il Gorgonzola dolce diventa protagonista di un’esperienza che unisce amaro, acido, floreale e tostato, racchiusa in un piccolo stecco che sorprende il palato e apre nuove possibilità di abbinamento».
La creazione viene servita durante le cene estive a Villa Genoese Zerbi, a Reggio Calabria, dove Pennestrì continua a esplorare i confini tra cucina d’autore e gelateria gastronomica. Un’esperienza che sottolinea la versatilità del Gorgonzola Palzola, apprezzato dagli chef per la sua cremosità, l’erborinatura delicata e l’equilibrio di gusto che lo rende ideale anche per interpretazioni inedite.
Fondata nel 1948, Palzola produce oggi circa 150.000 forme di Gorgonzola DOP all’anno, con una lavorazione in gran parte manuale e un controllo attento della filiera. L’azienda novarese si conferma così punto di riferimento per la ristorazione d’eccellenza, capace di dialogare con l’innovazione senza perdere l’identità del territorio.