Serve rivedere con urgenza la normativa sull’origine degli spumanti per evitare che un prodotto realizzato con vini esteri, spumantizzato in Italia, possa essere etichettato come italiano. È la richiesta avanzata da Coldiretti Piemonte, che denuncia una pratica ritenuta ingannevole per i consumatori e dannosa per i produttori locali.
"L’attuale normativa – spiega Monica Monticone, membro di giunta con delega al settore vitivinicolo – consente di etichettare come italiano uno spumante ottenuto da vino estero, spesso spagnolo, se la spumantizzazione avviene nel nostro Paese. È un furto d’identità a danno delle nostre produzioni e un inganno per chi acquista".
Non solo. Coldiretti segnala anche il proliferare all’estero di bevande che, pur non avendo nulla a che vedere con i vini italiani, vengono vendute con nomi e packaging che richiamano territori e vitigni nostrani, specialmente sul mercato statunitense.
L’organizzazione agricola chiede inoltre la revisione del disciplinare del Vermouth di Torino, proponendo che venga prodotto esclusivamente con vino piemontese, e l’introduzione di misure di sostegno economico, come finanziamenti per lo stoccaggio, a beneficio delle aziende che adottano la “linea del freddo”.
Per contrastare fenomeni di italian sounding e concorrenza sleale, Coldiretti punta anche sulla crescita dell’enoturismo: «Aprire le cantine e le aziende agricole ai visitatori – sottolineano Cristina Brizzolari, presidente regionale, e Bruno Rivarossa, delegato confederale – significa permettere al consumatore di conoscere l’intera filiera e di acquistare un prodotto autentico e tracciabile».
Da qui l’iniziativa a livello europeo: Coldiretti sostiene una proposta di legge di iniziativa popolare per rendere obbligatoria in tutta l’Unione europea l’indicazione dell’origine degli ingredienti su ogni prodotto alimentare. L’obiettivo è raccogliere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati da italiani, tutelare i consumatori e garantire reddito agli agricoltori.
È possibile firmare in tutti i mercati di Campagna Amica del Piemonte, nelle sedi territoriali Coldiretti, oppure online sul sito ufficiale della raccolta firme: eci.ec.europa.eu/049/public.