Con un gesto solenne e poetico, un telo verde salvia è sceso lentamente sabato scorso nella chiesa di San Giovanni Battista Decollato, in piazza Puccini a Novara, svelando al pubblico la cantoria lignea restaurata. Le prime note del coro Erato hanno accompagnato l’inaugurazione del secondo lotto di interventi, che ha riguardato la parete ovest dell’edificio sacro, riportando alla luce la gemella della cantoria già restaurata nel 2021.
Il restauro ha restituito splendore ai preziosi decori verdi e dorati, ma ha anche riservato importanti sorprese. Durante i lavori sono emersi infatti alcuni dettagli architettonici inediti, come le tracce dell’antico ingresso della chiesa, originariamente orientato verso la fortezza del castello. Ancora più toccante è stata la scoperta di una piccola cella, un tempo utilizzata per custodire i condannati a morte nell’ultima notte prima dell’esecuzione: un frammento di storia che riaffiora con tutta la sua potenza simbolica.
Il progetto è stato reso possibile grazie al sostegno della Fondazione Comunità Novarese, del Rotary Club Novara, del Lions Club Novara Host e della Confraternita di San Giovanni Battista Decollato ad Fontes, che da secoli custodisce questa chiesa e la sua memoria.
Alla cerimonia è intervenuto il presidente facente funzione della Provincia di Novara, Andrea Crivelli, che ha espresso parole di grande apprezzamento:
«Il merito di questo restauro è tutto di chi lo ha voluto, finanziato e realizzato. L’Amministrazione Provinciale può solo esprimere la propria sincera ammirazione e gratitudine per un recupero tanto attento quanto suggestivo, anche grazie al lavoro dei tecnici e delle maestranze che hanno saputo valorizzare con eccellenza non comune ogni dettaglio, restituendo alla città un luogo carico di memoria e bellezza».