Economia - 17 giugno 2025, 08:00

La burocrazia freno per le imprese: Piemonte al 127° posto in Europa per la qualità della pubblica amministrazione

I dati di una recente indagine di Confartigianato. De Santis: "Da sempre chiediamo che la semplificazione degli adempimenti a carico degli imprenditori"

Piemonte al 127° posto in Europa per la qualità della PA, un freno per le imprese

Un grande macigno grava sulle imprese, è la burocrazia. Se per le recenti crisi epocali le imprese artigiane hanno messo in atto strategie lungimiranti per riuscire ad affrontarle, per la burocrazia la lotta sembra essere sempre quella contro i mulini a vento. La burocrazia non è inutile, ma spesso è farraginosa, costosa e soprattutto sottrae ingenti ore di lavoro alle imprese traducendosi anche in costi per la stessa pubblica amministrazione.

I dati della ricerca di Confartigianato

Ad accusare il contraccolpo più pesante sono le piccole e le micro imprese artigiane. Secondo una recente ricerca di Confartigianato, per districarsi tra scadenze e adempimenti al titolare di un’azienda di dimensioni ridotte servono 238 ore l’anno, 56 ore in più rispetto alla media dei Paesi Ocse.

Secondo l’indagine condotta nel 2024 dall’Università di Goteborg sulla qualità istituzionale delle Pubbliche amministrazioni presenti nelle 210 regioni dell’Unione Europea, i risultati delle realtà territoriali italiane sono state molto modeste.

Piemonte al 127° posto in Europa per la PA

La prima regione d’Italia è il Friuli Venezia Giulia che si colloca  al 63° posto a livello europeo. Il Piemonte si colloca solo al 127° posto a livello europeo e al nono posto a livello regionale.

Alcuni esempi: per una pratica di sportello unico per inizio attività di fabbro ci si scontra con una realtà a dir poco complessa: relazione tecnica sul ciclo produttivo, relazione di impatto acustico previsionale e definitivo, autorizzazione emissioni in atmosfera, autorizzazione agli scarichi, valutazione dei rischi. Tutto in duplice copia per un totale di 1,95 chili di carta e costi professionali per circa 5.000 euro. E se al fabbro venisse in mente di assumere un apprendista? Si dovrebbe armare di soldi e di tanta pazienza.

La burocrazia rappresenta una zavorra anche nei lavori pubblici, dilatando a dismisura i tempi. Sempre secondo uno studio di Confartigianato, in Italia occorrono in media 815 giorni (circa 2 anni e 3 mesi) per completare l’iter di un appalto pubblico tipo riasfaltatura di 20 chilometri di una strada a doppia corsia.

La richiesta del presidente De Santis

Da sempre chiediamo che la semplificazione degli adempimenti a carico degli imprenditori - commenta Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino - va realizzata con una sola istanza, una sola piattaforma informatica, una sola risposta e un solo controllo (la semplificazione del rapporto fra fisco e contribuente è possibile realizzarla, perché il Fisco possiede già le informazioni sui contribuenti, ad esempio con la fatturazione elettronica.)”.

“Occorre, quindi, agevolare l'accesso a servizi pubblici digitali, semplificare normative regionali e favorire l'interscambiabilità documentale all'interno della P.A. – continua De Santis - Il livello di digitalizzazione dei servizi pubblici sono ancora troppo basse. A pagare il conto sono le aziende che sottraggono tempo prezioso e risorse economiche alla loro attività produttiva”.

"Ridurre lungaggini e tempi morti"

All’inizio di aprile è stato approvato un disegno di legge del Governo che prevede l’abrogazione di oltre 30.700 norme emanate tra il 1861 e il 1946. Una volta approvata definitivamente, questa misura ridurrà del 28% lo stock delle norme vigenti. Si spera che i tempi d'approvazione siano ragionevolmente brevi - conclude il presidente De Santis - Il successo del Pnrr dipende proprio dal dialogo con i rappresentanti del tessuto produttivo, a partire da artigiani e piccole imprese, e dalla sua sostenibilità amministrativa, con il superamento degli ostacoli e delle lentezze nella gestione dei processi della PA”.

Redazione Torino