Politica - 13 giugno 2025, 14:00

Cade l’amministrazione Binatti: nove consiglieri si dimettono, i commenti dal mondo politico

Crisi politica irreversibile dopo mesi di tensioni: anche esponenti della maggioranza tra i firmatari. Il centrodestra si spacca, l’opposizione attacca: “Capitolo fallimentare, ora serve un’alternativa vera”

Questa mattina nove consiglieri, tra cui tre appartenenti alla maggioranza, hanno depositato all’ufficio protocollo una lettera di dimissioni. I firmatari della lettera sono Marco Uboldi e Filippo Sansottera del Pd, Raffaele Sacco, Anna Uboldi e Emanuela Cazzadore di due liste civiche di centrosinistra che avevano appoggiato la candidatura a sindaco di Marco Uboldi, Giorgio Capoccia che era stato candidato sindaco di una lista civica di destra, alternativa a Binatti; Paolo Manzini, Mauro Bricco e Michela Cigolini, ultimamente nel gruppo misto, ma eletti nelle liste di maggioranza.

Binatti, classe 1983, sindaco al secondo mandato, è stato per anni il “delfino” del leader incontrastato di FdI nel novarese, il senatore Gaetano Nastri. Ma negli ultimi mesi si è trovato sempre più isolato all’interno del partito. Ovviamente però il crollo della più importante delle amministrazioni locali in mano a Fratelli d’Italia ha fatto esplodere il panico nel partito meloniano. Voci autorevoli confermano tra l’altro che lo stesso Nastri abbia tentato un intervento in extremis per salvare Binatti, ma senza successo.

L’epilogo di oggi  arriva alla fine di un lungo periodo fibrillazioni nella maggioranza che aveva largamente vinto le ultime elezioni del 2022. Una situazione di grande confusione con cambi di casacca e passaggi dalla maggioranza alla minoranza che hanno di fatto paralizzato l’attività amministrativa.

Tra i primi commenti, quello del segretario provinciale del Partito Democratico Rossano Pirovano : “Era – ha dichiarato Pirovano - sotto gli occhi di tutti, che Binatti era ormai un ex Sindaco da mesi. La sua giunta si reggeva su instabili accordi politici e non su un progetto di città: a farne le spese erano i trecatesi. Il centrodestra, ancora una volta, ha dimostrato – prosegue - di non essere in grado di amministrare, lasciando dietro di sé una città senza progettualità, senza investimenti strategici e con servizi sempre più inefficienti. Non solo, è una resa dei conti tutta interna al centrodestra a consegnare oggi la città al commissariamento (era già successo con la caduta della giunta Zanotti) e non basterà il tempo che ci separa dalle prossime elezioni a cancellare le responsabilità condivise dal Sindaco e da tutti coloro che lo hanno sostenuto nei suoi maldestri tentativi di conservare incarichi e ruoli. Avranno davvero il coraggio di ripresentarsi e sottoporsi al giudizio dei trecatesi?”

“Questa crisi – aggiunge Ivan Carlone, referente del Movimento 5 Stelle a Trecate - segna la conclusione di un’esperienza amministrativa che ha pensato più alla gestione del potere che al bene collettivo. Una maggioranza che per anni ha dimostrato di essere interessata solo a poltrone, giochi interni e lotte di equilibri, mentre i cittadini di Trecate venivano lasciati soli di fronte ai problemi concreti del territorio. Oggi finalmente si chiude un capitolo fallimentare. Il Movimento 5 Stelle Trecate è pronto a costruire un’alternativa vera, basata sui nostri valori: partecipazione, trasparenza e impegno concreto per la città. Non possiamo più permettere che la città venga usata come merce di scambio tra correnti e partiti. Trecate merita un'amministrazione seria, competente e vicino alle persone”.

Anche dal centro destra arrivano commenti non positivi per Binatti. Il segretario provinciale di Forza Italia Diego Sozzani, che da tempo aveva preso le distanze dall’amministrazione di Trecate, esprime “soddisfazione per quanto è accaduto, sia per la città di Trecate che per la Provincia”.

Per ora ancora silenzio in casa Lega, ma è probabile che Massimo Giordano approfitti dell’evento di domani pomeriggio con gli amministratori locali e il segretario regionale Molinari per fare sentire la sua voce.

Da Trecate Marco Uboldi (Partito Democratico), già avversario di Binatti alle ultime elezioni guarda già oltre: “La fine dell’amministrazione Binatti – dice - era inevitabile ma lascia in eredità solo problemi e questioni irrisolte: non c’era alternativa alla scelta di fermarli prima che peggiorassero ulteriormente la situazione. E adesso il Sindaco non ci venga a dire che consegnamo la città ad un anno di commissariamento”

Anche tra i consiglieri del gruppo misto, che sono stati decisivi per il colpo finale a Binatti, i giudizi sono impietosi. “Chi è causa del suo male pianga se stesso”, è il commento lapidario di Mauro Bricco, eletto nella Lega, poi passato al misto e recentemente aderente a Forza Italia.

Dagli uffici comunali intanto è già partita una comunicazione alla Prefettura che dovrà prendere atto della decadenza e nominare un commissario. Per le elezioni si guarda all’autunno, quando ci sarà una tornata di consultazioni amministrative e regionali

Ettore Colli Vignarelli