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Anche l’Asl di Novara è stata protagonista al Salone del Libro di Torino, dove venerdì 16 maggio ha preso parte alla giornata organizzata dal Coordinamento regionale dei Centri Servizi per il Territorio (CST), dedicata alle esperienze virtuose di collaborazione tra Pubblico, Privato e Terzo Settore. Un’iniziativa dal titolo emblematico: “Cosa nasce dal rapporto pubblico e privato e Terzo Settore?”, che ha dato spazio a racconti di buone pratiche radicate sul territorio.
Presso lo stand allestito all’interno del Salone, lo Spazio Fragilità – progetto dell’Asl Novara – ha rappresentato un modello significativo di integrazione tra servizi, con l’intervento della dott.ssa Maria Grazia Bresich, responsabile del Servizio Sociale Professionale Aziendale.
La sessione del mattino ha visto la presentazione del rapporto annuale “Sussidiarietà e Welfare territoriale” della Fondazione per la Sussidiarietà ETS, con la partecipazione, tra gli altri, del sindaco di Novara Alessandro Canelli, del consigliere regionale Silvio Magliano, del vicepresidente di ANCI Piemonte Stefano Costa, e del presidente del CST Novara e VCO Carlo Teruzzi, che ha moderato l’incontro.
Nel pomeriggio, tra i numerosi interventi moderati da Daniele Giaime e Elena Deambrogio, è stata approfondita l’esperienza di Spazio Fragilità, nata nel 2015 con l’apertura del primo Spazio Anziani nell’ambito di un progetto Interreg. Con il finanziamento regionale WeCare del 2019, il progetto si è ampliato includendo tutte le fasce di popolazione fragile, promuovendo un accesso più semplice ai servizi socio-sanitari.
Fondamentale è stato il lavoro congiunto tra enti e operatori, reso concreto attraverso due tavoli di lavoro tematici, uno dedicato agli anziani e l’altro alla disabilità, che si sono evoluti in vere e proprie Comunità di Pratica, incubatori di nuove co-progettazioni. Il supporto scientifico e formativo dell’Università del Piemonte Orientale ha ulteriormente rafforzato la validità del modello.
Tra le testimonianze più toccanti, la presentazione del progetto “Una voce amica”, sviluppato durante la pandemia grazie all’Associazione Volontari Ospedalieri di Novara, che ha garantito un servizio di supporto telefonico per i pazienti seguiti dalle Cure Domiciliari e i loro familiari.
L’incontro si è chiuso con l’intervento del direttore di ANCI Piemonte Marco Orlandi, che ha evidenziato l’importanza del percorso di formazione sui laboratori di co-programmazione e co-progettazione tenutosi a Novara, auspicando la continuità di questi modelli partecipativi per un welfare territoriale più efficace e condiviso.
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