Eventi - 09 dicembre 2023, 14:00

'I tintori tra musica e architettura', due novaresi illustri

Hanno scritto pagine importanti nella storia del nostro Paese anche se in ambiti diversi

Con il loro impegno professionale hanno scritto pagine importanti nella storia del nostro Paese anche se in ambiti diversi: dedicato a due personaggi novaresi il convegno “I Tintori tra musica e architettura” proposto mercoledì 29 novembre grazie alla sinergia tra Ordine degli Architetti P.P.C. delle Province di Novara e del Verbano Cusio Ossola e Associazione Amici della Musica “Vittorio Cocito” di Novara. La sede dell’Ordine, in via degli Avogadro 5 a Novara (dove la presidente Lucia Ferraris aprendo l’evento ha evidenziato l’alto valore culturale del seminario aperto anche alla città), ha ospitato "la prima iniziativa congiunta con gli Amici della Musica – ha sottolineato l’architetto Matteo Gambaro, chiamato a moderare l’incontro -, nata da un’affinità che potrebbe proseguire con altre proposte. L’architetto Carlo Cigolotti ha lanciato l’idea di valorizzare la figura dei due fratelli la cui vita si è intrecciata con quella della città".

Giampiero (1921-1998) fu importante musicologo, compositore, saggista e storico direttore, dal 1965 al 1998, del Museo Teatrale alla Scala di Milano. Silvano (1929-2020), che nacque a Novara, fu architetto, urbanista e professore al Politecnico di Milano, autore di numerosi piani regolatori e studi sulla città e sull’urbanistica. "Due figure di grande rilievo – ancora Gambaro – che saranno ricordate da chi ha vissuto e lavorato con loro". Angelica, figlia di Silvano, con commozione e grande ricchezza di aneddoti ha ripercorso la sua storia famigliare. Una storia che nasce a Genova ma che poi si trasferisce a Novara, in viale XX Settembre, in quella città che "ritengono più congeniale per sviluppare il commercio di riso con l’Est europeo avviato in Liguria. Una grande intuizione, quella di fare base a Novara, in attesa di spostare successivamente l’attività in una città più grande e meglio servita: Milano. I due fratelli non manifestano grande interesse per l’azienda di famiglia. Mio padre, che sogna di fare il capostazione, decide di diventare l’architetto dopo un viaggio ad Amburgo. Lo zio, tra i reduci della campagna di Russia durante la Seconda Guerra Mondiale, rivela subito una infinita passione per il pianoforte e il teatro musicale. E in una condizione di privilegio crescono con una grande apertura mentale".

Ettore Borri, pianista e presidente degli Amici della Musica “Vittorio Cocito”, ha collaborato per vent’anni (1978-1998) con Giampiero Tintori al Museo Teatrale alla Scala: "Da circa un anno è pervenuto al Conservatorio Cantelli il fondo costituito dalla sua biblioteca musicale seguendo la volontà che il maestro mi aveva espresso. Per me è stato un onore affiancarlo nelle tante iniziative promosse nell’ambito del Museo Teatrale alla Scala che egli seppe rendere vivo e noto - ha detto Borri rivolgendo un pensiero commosso al compianto Francesco Gallia (già autorevole critico musicale del Corriere di Novara), illustre esperto wagneriano che operava nell’ambito del museo -. Mostre, concerti, presentazioni di libri: tutte occasioni in cui brillarono la grande competenza e l’affabilità del maestro Tintori".

Roberto Tognetti, architetto e fondatore di Riusiamo l’Italia, ha dato voce ai momenti condivisi con Silvano Tintori che, a un certo punto abbandona il Politecnico per dedicarsi alla scenografia prima di tornare all’architettura e all’urbanistica: "L’abbandono delle “regolamentazioni impersonali” dell’uso del suolo e la costruzione di una disciplina, variabile da contesto a contesto, sono tra le sue lezioni più importanti in tema di pianificazione. Un multiforme ingegno, al servizio del design e della pianificazione, una produzione di rilievo nel campo dell’architettura, nel segno di un espressionismo e di un post modernismo controllato e di qualità. Firmò i Piani Regolatori di città importanti. Sempre con una visione che guardava avanti. Nei rapporti interpersonale aveva il dono di regalare un pezzo di sé in modo diretto e paritetico".

comunicato stampa