Cultura - 18 novembre 2023, 14:00

Storie di destini: lunedì 20 Simonetta Agnello Hornby presenta una storia sul potere dell'identità e della speranza

Serata di apertura del festival Scrittori&giovani lunedì 20 novembre alle ore 21 all’Arengo del Broletto di Novara, in dialogo con Alessandra Tedesco a partire dal suo nuovo romanzo in testa alle classifiche Era un bravo ragazzo (Mondadori)

Lunedì 20 novembre il festival si apre con la voce di Simonetta Agnello Hornby che incontrerà il pubblico dialogando con la giornalista Alessandra Tedesco, a partire dalla novità Era un bravo ragazzo, edito da Mondadori.

La scrittrice incontrerà gli studenti del Liceo delle Scienze Umane Bellini di Novara lunedì alle ore 10 e martedì sarà ospite al ITT Giacomo Fauser di Novara alle ore 9.

Simonetta Agnello Hornby, nata a Palermo nel 1945 è avvocato e scrittrice italiana naturalizzata britannica, vive dal 1972 a Londra, dove ha svolto la professione di avvocato dei minori ed è stata presidente dello Special Educational Needs and Disability Tribunal. Ha esordito con La Mennulara (Feltrinelli, 2002, nuova edizione arricchita e graphic novel a cura di Massimo Fenati, 2019). Fra i suoi titoli più celebri, La zia marchesaBoccamurataVento scompostoLa monacaIl veleno dell’oleandroCaffè amaroNessuno può volarePiano nobilePunto pieno (tutti Feltrinelli), Un filo d’olio (Sellerio) e La mia Londrav (Giunti). Ha scritto con il figlio George il racconto per ragazzi Rosie e gli scoiattoli di St. James (Giunti). Con Mimmo Cuticchio ha scritto Siamo Palermo (Mondadori, 2019) e, con Costanza Gravina, La cuntintizza. Piccole ragioni della bellezza del vivere (Mondadori, 2022). Nel 2018 il presidente della Repubblica le ha conferito l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Grande Ufficiale.

Era un bravo ragazzo è la storia di due amici, di due madri, di due mogli. Fra Sciacca e Pertuso Piccione, nella Sicilia occidentale, Giovanni e Santino sognano entrambi un dolce riscatto. Giovanni deve soddisfare le ambizioni sociali della madre, Santino vuole salvare la sua dal destino equivoco al quale si è esposta per mantenere la famiglia. Cosa ci succederà da grandi? E cosa vuol dire diventare grandi? Che masculi saremo? Non hanno tempo di darsi delle risposte: sono assorbiti progressivamente da accordi chiusi sopra le loro teste. «Santino si iscrisse al liceo scientifico di Sciacca con la piena consapevolezza di dover studiare molto e di non avere tempo da perdere»

comunicato stampa