Addio a Novara “Capitale verde europea 2025”. Anzi: la città non sarà neppure tra le finaliste. Come si può leggere infatti sulle pagine del settore ambiente della Commissione europea a giocarsi il titolo saranno Graz (Austria), Guimarães (Portogallo) e Vilnius (Lituania). Per le città di popolazione inferiore ai 100.000 abitanti, che si contenderanno il premio “Foglia Verde Europea 2025” i finalisti sono Viladecans (Spagna) e Treviso (Italia).
“Non ne facciamo una tragedia – dice, gettando acqua sul fuoco, l’assessore all’ambiente Raffaele Lanzo – come del resto non hanno fatto neppure le altre due città italiane in lizza, Cagliari e Brescia, che pure sono rimaste fuori. E’ stata comunque una bella opportunità, nata all’interno del lavoro del tavolo sulla bioeconomia circolare”.
Ma a tutti era parso che l’amministrazione volesse fare passare l’idea che la finale fosse già conquistata, mentre vi era stata solo accettata la cosiddetta “application”, cioè l’iscrizione… “Forse ci si è fatti un po’ prendere dall’entusiasmo. Io stesso, che all’epoca mi occupavo di un altro assessorato, sono sempre più appassionato dei temi della sostenibilità e credo che sia importante lavorare su questo fronte con il massimo dell’impegno”.
Sceglie il registro dell’ironia, invece, il gruppo consiliare del Partito Democratico, che commentando la vicenda dice “Ci chiediamo come abbiano potuto i burocrati di Bruxelles non riconoscere gli straordinari sforzi della Giunta per ottenere il riconoscimento di capitale Green per il 2025”. “Eppure – aggiunge il Pd - di titoli per avanzare la richiesta, il primo cittadino si piccava di averne parecchi: la devastazione di Pernate, l’area industriale in Corso Vercelli, la miriade di supermercati sorti qua e là come funghi, le continue varianti al Piano Regolatore, l’aumento dal 1^ luglio del costo del biglietto del bus. Solo i consiglieri del centrosinistra non capivano il suo impegno perché Novara fosse meritevole di questa candidatura . Anzi si ostinano a presentare proposte per: potenziare le piste ciclabili, favorire la costituzione di comunità energetiche locali, disincentivare l’uso dell’auto, estendere la ZTL, potenziare le zone 30, trasformare il centro città da area di sosta e transito a una zona pedonale a tutti gli effetti”. “Le bugie – conclude il comunicato - hanno le gambe corte, dice un vecchio adagio. È bastato solo un mese per sbugiardare Canelli”.