Un prolungamento di due anni della durata della concessione che cerca di “assorbire” l’aumento dei tassi di interesse sui prestiti senza toccare il valore complessivo dell’opera. C’è una inattesa novità nel percorso pluridecennale della Città della Salute e della Scienza di Novara, per la quale è in corso la gara d’appalto con una imminente scadenza per la presentazione delle offerte fissata il 5 agosto. Il Comitato di vigilanza sull’opera, che si è riunito oggi a Torino al Grattacielo Piemonte, ha deciso un adeguamento ai tassi di interesse del quadro economico e finanziario e il contestuale prolungamento dei termini per la presentazione delle offerte dal 5 agosto al 30 settembre 2023.
All’incontro hanno partecipato il direttore della Sanità regionale Antonio Sottile, il sindaco di Novara Alessandro Canelli, il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Gian Carlo Avanzi, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Novara Gianfranco Zulian e il responsabile del procedimento Claudio Tambornino.
E’ il governatore del Piemonte Alberto Cirio che traccia le coordinate “politiche” dell’operazione: “In questi mesi – spiega - il costo del denaro è aumentato in maniera esponenziale e si è quindi reso necessario l’adeguamento del piano economico e finanziario agli attuali tassi di interesse per la progettazione e costruzione dell’opera. Non cambia il costo dell’opera, ma ora le aziende potranno presentare un’offerta all’interno di un contesto aggiornato che tiene conto delle nuove tendenze finanziarie del mercato”.
Secondo i calcoli dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” il tasso di riferimento bancario (IRS a 15 anni) è cresciuto dallo 0,28% del 2022 a valori superiori al 3%.
“E’ nata così – si legge in una nota ufficiale della giunta Regionale - l’esigenza riequilibrare il piano economico finanziario a base di gara al fine di permettere alle imprese di consentirne l’asseverazione richiesta dal codice dei contratti”.
Per non dover ritornare per l’ennesima volta al punto zero, il progetto a base di gara non cambia, così come non cambiano il quadro economico e l’entità del contributo ministeriale originariamente previsto: il costo complessivo per la realizzazione dell’opera resta infatti di 419.134.000 euro, suddivisi tra 189 milioni a carico dello Stato, 10 milioni a carico della Regione e 219 a carico del privato.
La novità introdotta, per cercare di rispondere alle nuove esigenze manifestatesi, riguarda il cosiddetto “canone di disponibilità” che il privato investitore e realizzatore percepirà a remunerazione dell’investimento. Come spiega l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, “era prevista una rata annuale pari a 22.380,000 euro per 17 anni. Il nuovo piano economico prevede un prolungamento di due anni della durata della concessione passando a 19 anni, in linea anche con le proposte avanzate negli ultimi giorni dal governo per aiutare le famiglie ad affrontare il caro-mutui”.
Il prolungamento di due mesi della scadenza consentirà di vedere concretamente se l’ennesimo ritocco del quadro generale riuscirà a far approdare finalmente la gara ad un esito positivo.
La notizia ha suscitato la reazione del consigliere regionale novarese e segretario regionale del Pd Domenico Rossi. “Apprendiamo con preoccupazione – dice Rossi - dell’ennesimo slittamento della scadenza per la presentazione delle offerte relative alla Città della Salute di Novara e anche dell’aumento dei costi, nonostante quanto dichiarato dal Presidente Cirio, perché pagare 22.380.000 euro per 19 anni, invece che per 17, significa un costo reale maggiore di 44 milioni di euro. Ma il PPP non è un mutuo e il tasso di interesse non è l’unico elemento da valutare nel piano economico-finanziario. Che cosa succederà nei prossimi anni qualora si dovesse di nuovo abbassare il costo del denaro?”
“In ogni caso – conclude Rossi - considerato che il consiglio regionale ha addirittura varato una legge dedicata per l’opera, chiederemo un’informativa urgente dell’assessore Icardi in commissione sanità, così da poter entrare nel merito di questi cambiamenti”.