Novara - 05 marzo 2023, 19:00

Novara, in centro "sparite" 144 attività commerciali in 10 anni

Nel capoluogo in lieve calo anche alberghi, bar e ristoranti che aumentano leggermente nelle altre zone del territorio comunale

Sono oltre centomila i negozi "spariti" dalle città italiane negli ultimi 10 anni. È quanto rileva l'analisi dell'Ufficio Studi sulla demografia d'impresa nei centri urbani di Confocommercio che evidenzia come ad aumentare siano solo le attività di alloggio e ristorazione ma senza riuscire a compensare le riduzioni del commercio.

Per quanto riguarda Novara tra il 2012 e il 2022 le attività di commercio al dettaglio del centro storico (fisse e ambulanti) sono passate da 602 a 458 e quelle delle altre aree della città da 406 a 330. In calo nel capoluogo anche alberghi, bar e ristoranti in centro che passano da 309 a 272. Attività che crescono invece nelle altre zone del territorio comunale passando da 185 a 191.

A livello nazionale tra il 2012 e il 2022 sono sparite oltre 99mila attività di commercio al dettaglio e 16mila imprese di commercio ambulante; in crescita alberghi, bar e ristoranti (+10.275); nello stesso periodo, cresce la presenza straniera nel commercio, sia come numero di imprese (+44mila), sia come occupati (+107mila) e si riducono le attività e gli occupati italiani (rispettivamente -138mila e -148mila).

"Complessivamente - sottolinea il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella - la doppia crisi pandemica ed energetica sembra avere enfatizzato i trend di riduzione della densità commerciale già presenti prima di tali shock. L’entità del fenomeno non può che destare preoccupazione".

Cambia anche il tessuto commerciale all’interno dei centri storici con sempre meno negozi di beni tradizionali e sempre più servizi e tecnologia , attività di alloggio e ristorazione.

La modificazione e la riduzione dei livelli di servizio offerto dai negozi in sede fissa confina con il rischio di desertificazione commerciale delle nostre città dove, negli ultimi 10 anni, la densità commerciale è passata da 9 a 7,3 negozi per mille abitanti (un calo di quasi il 20%). “La desertificazione commerciale -così il presidente di Confcommercio -non riguarda solo le imprese, ma la società nel suo complesso perché significa meno servizi, vivibilità e sicurezza. Occorre accelerare la riqualificazione urbana con un utilizzo più ampio e selettivo dei fondi europei del PNRR e il coinvolgimento delle parti sociali”.



Redazione