Attualità - 25 gennaio 2023, 12:10

Novara ricorda gli esordi di Strehelr sotto la cupola

Sabato 28 gennaio alle 11, in occasione del 80° anniversario della prima regia di Giorgio Strehler, che debuttò al Teatro di Casa Littoria di Novara (oggi sede della Questura) domenica 24 gennaio 1943, la città ricorda quel pomeriggio con una cerimonia istituzionale davanti alla targa commemorativa, inaugurata due anni fa in piena pandemia da Pro Loco Novara con il contributo della Provincia e del Comune di Novara. Quell’evento diede il via a “Progetto Strehler” e fu il primo del 2021 sul territorio nazionale in assoluto a celebrare il centenario della nascita del grande regista.

La targa era stata fortemente voluta da Clarissa Egle Mambrini, autrice del saggio “Il giovane Strehler. Da Novara al Piccolo Teatro di Milano” (Lampi di stampa, 2013) e curatrice della mostra fotografica omonima (2017), e dal consulente editoriale Mariano Settembri, che trovarono in Pro Loco Novara un valido alleato e partner. Nei primi mesi del 2021, grazie alla collaborazione con l’Associazione culturale Teatro Totale di Milano, Pro Loco Novara organizzò poi due eventi trasmessi on line in cui Strehler fu ricordato non solo tramite alcune letture, interpretate dagli attori Elena Ferrari e Mariano Arenella di Cabiria Teatro, bensì ma anche attraverso la danza con le coreografie create appositamente dalla prima ballerina della Scala Antonella Albano ed eseguite dal primo ballerino Andrea Volpintesta e dall’étoile Sabrina Brazzo sotto la regia di Salvo Manganaro. Questi filmati saranno riproposti presso gli spazi della Fondazione Faraggiana nel corso del 2023 per far rivivere il “Progetto Strehler”, patrocinato fin dagli esordi da Provincia e Comune di Novara, UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e dall’Académie Européenne du Grand Est di Strasburgo e supportato anche da Novara Cinema, Fondazione Teatro Coccia, Museo Storico Aldo Rossini, con l’importante presenza istituzionale della Questura di Novara.

Dal ricordo della prima regia, 80 anni dopo, ricordando alcuni testi e citazioni del grande regista – attraverso la voce del bravo Andrea Doni – “il desiderio – dichiara Caterina Zadra - è quello di iniziare un percorso volto ad abbracciare idealmente l’intuizione dei teatri d’Europa, attraverso la costruzione di una proposta progettuale di un itinerario europeo che ne riproponga ai giorni nostri la grande modernità di pensiero e suggestione”.

ECV