Ha preso servizio solo da qualche giorno, ed è già immersa in quello che sarà il suo compito più complesso, la gestione della gara d’appalto per la realizzazione della nuova Città della Salute e della Scienza di Novara, 420 milioni di valore, la più importante opera pubblica degli ultimi decenni in questa parte del Piemonte. E di questo maxi appalto, per il quale è già stato attivato un importante protocollo antimafia, dice “è una impresa titanica, mastodontica”.
È stata presentata questa mattina la nuova direttrice amministrativa dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara: è Raffaella Garone, classe 1962, da oltre trent’anni impegnata professionalmente nelle funzioni amministrative del Servizio Sanitario Nazionale, prima all’Asl e poi all’azienda ospedaliera di Novara, dove è arrivata nel 1988.
Garone - che in passato ha vissuto per un decennio, dal 2009 al 2019, anche l’esperienza nella politica, come sindaco del Comune di Caltignaga – ha sottolineato come l’attività amministrativa di un ospedale “si occupa certamente come in qualunque azienda di bilancio, acquisti, controllo di gestione. Ma senza mai dimenticare che produce non beni ma salute”.
Tra le sfide più rilevanti, oltre a quella del nuovo ospedale, c’è il pieno recupero della “normalità” nel post-Covid e l’aggiornamento del cosidetto “atto aziendale”, lo strumento giuridico con cui l’Azienda Ospedaliera disciplina la propria organizzazione, il proprio funzionamento e gli ambiti della propria autonomia imprenditoriale e organizzativa.