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Cronaca | 09 ottobre 2022, 12:49

Sabato di terrore lungo la Statale del Sempione. VIDEO

Il 31enne svizzero arrestato era armato e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti

Sabato di terrore lungo la Statale del Sempione. VIDEO

I Carabinieri del Comando Provinciale di Verbania, hanno arrestato per porto illegale di arma da guerra, resistenza a Pubblico Ufficiale, minaccia aggravata e lesioni personali, un 31enne residente in Svizzera. 

Nel corso della serata di sabato, si è rischiata un’autentica strage lungo la strada statale del Sempione, nel tratto compreso tra i comuni di Meina e Stresa.

Tutto ha inizio presso un distributore di benzina nel Comune di Meina, dove viene segnalata al 112 la presenza di un uomo a torso nudo che punta un fucile d’assalto verso le macchine in transito lungo la statale. Scattano subito i primi interventi dei Carabinieri, ma  l’uomo nel frattempo sale a bordo della propria auto con targa svizzera, risultata successivamente rubata. Da li inizia una folle corsa verso nord, attraversando i comuni di Lesa e Belgirate. Non per fuggire bensì con l’intento di seminare il panico e arrecare danno a terzi. A bordo della macchina, l’uomo infatti punta deliberatamente le macchine che provengo dal senso opposto con l’intenzione di speronarle: molte riescono ad evitare l’impatto, ma almeno 15 veicoli vengono invece urtati. Almeno 4 sono le persone ferite, nessuna di loro versa in gravi condizioni. Nel frattempo la macchina viene raggiunta dai Carabinieri che lo tallonano sia da tergo che dall’opposta direzione di marcia, e termina la corsa contro il guardrail. Ma non è finita, e l’uomo imbraccia nuovamente il fucile e lo punta in direzione dei Carabinieri, che lo avevano oramai accerchiato anch’essi armi in pugno. Solo grazie al temperamento e alla lucidità dei militari della Stazione Carabinieri di Stresa, l’uomo non è stato attinto da alcun colpo di arma da fuoco, e dopo ripetuti ordini di gettare a terra il fucile d’assalto è stato definitivamente raggiunto e assicurato alla Giustizia. 

Il fucile in suo possesso è risultato essere una carabina Schmidt Rubin K31, già in uso alle truppe elvetiche nel secondo dopo guerra, su cui era stata apposta anche una baionetta. L’uomo aveva inoltre 45 proiettili calibro 223, segno lampante che la minaccia armata poteva essere letale.

Sconosciute al momento le ragioni dello scellerato comportamento dell’uomo, che dai primi accertamenti è risultato essere sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’uomo, tradotto presso il carcere di Verbania, è in attesa di essere interrogato dal Giudice. 

C.S.

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