Attualità - 08 ottobre 2022, 19:01

Cerano dice no all’apertura del sito per i rifiuti speciali

Contro la nuova attività in prossimità al Parco del Ticino si è costituito un Comitato spontaneo

Cerano dice no all’apertura in una ex area industriale di un sito di lavorazione, recupero e stoccaggio di rifiuti speciali e pericolosi la cui apertura, in un sito collocato in prossimità al Paro del Ticino, potrebbe essere imminente. “Siamo molto preoccupati e allarmati - dice Carlo Roccio, biologo ceranese, in passato consigliere comunale e provinciale -  per l’impatto ambientale che l’eventuale insediamento di questa  attività potrà avere sulla salute e sulla qualità della vita della popolazione e per l’impatto ambientale su un territorio già fortemente provato, soprattutto dalla presenza del vicino polo industriale petrolchimico di San Martino di Trecate”.

In effetti quello dell’inquinamento e del degrado ambientale in questa area è un problema annoso. In un territorio che di per sé presenta un'elevata complessità ambientale, sia a causa dell’inquinamento atmosferico - la Pianura Padana mostra i più alti valori di inquinamento atmosferico in Italia e uno dei più alti in Europa - sia per la presenza di aree agricole (con correlato uso di pesticidi, la presenza di impianto. Diversi studi epidemiologici, svolti dall’Arpa e dall’Università del Piemonte Orientale hanno certificato le incidenze dell’inquinamento sullo stato di salute della popolazione del paese. “Risulta lecito ritenere – scrive nelle conclusioni uno studio dell’UPO di alcuni anni fa -  che nel Comune di Cerano possano esistere dei fattori di rischio di tipo chimico in differenti matrici ambientali in grado di provocare effetti negativi sulla popolazione”. Da qui la preoccupazione dei cittadini di fronte alla nascita di un ulteriore fonte di possibile inquinamento chimico.

Contro il nuovo sito si è costituito un “Comitato spontaneo” che ha raccolto le firme e che mercoledì prossimo, 12 ottobre, in concomitanza con la convocazione della Conferenza dei Servizi che dovrà esaminare la richiesta di autorizzazione all’apertura dell’impianto sarà ricevuto dal Prefetto.

“Il comitato – spiega ancora Roccio – ha espresso netta contrarietà all’apertura di questa nuova attività, che peraltro creerebbe pochissimi nuovi posti di lavoro. Chiediamo al Sindaco, all’intero Consiglio Comunale di Cerano ed alla Amministrazione Provinciale, che cura il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, di attivarsi, in tutte le forme consentite dalla Legge, affinché venga scongiurato l’insediamento che peggiorerebbe ulteriormente la già precaria situazione ambientale di Cerano”.

ECV