Politica - 23 agosto 2022, 19:05

Non si placano le polemiche sul caso 'Castelli'

Rossi (Pd): “Quando ha capito che era in corso una vera e propria rivolta ed è stata avvisata che si lavorava ad una soluzione differente ha diffuso la nota in cui diceva di non accettare”

Ma quale caso-Castelli! Sono problemi interni al Pd. La viceministra dell'economia Laura Castelli (Impegno Civico) che, in un'intervista apparsa oggi sul Corriere della Sera, fornisce la sua versione della vicenda che ha turbato gli ultimi giorni prima della chiusura delle liste dei collegi del Piemonte 2. Castelli era stata inserita come candidata della coalizione nel collegio uninominale di Novara, scalzando da quella posizione Milù Allegra, che aveva già firmato l’accettazione.

A far saltare il “blitz” è stata una vera e propria rivolta del Pd novarese, dirigenti e militanti che si sono opposti con ogni mezzo ad una soluzione che, dice il segretario provinciale Rossano Pirovano, “ci avrebbe fatto perdere voti e non avrebbe consentito alla Castelli di andare in parlamento. Per la viceministra invece la rivolta è stata "del Pd regionale contro il Pd nazionale. Spiace che i loro problemi interni finiscano per coinvolgere noi e altri. Dovremmo lavorare insieme per allargare il consenso e non regalare voti alle destre".

La viceministra dice di avere “scoperto dai giornali della candidatura”. “E – aggiunge -  ho subito detto no, grazie", sottolinea, perche' "non mi serve dover dire 'ho il collegio uninominale' come fosse uno status. Mentre per molti e' diventato un vessillo da sbandierare". Anche su questo, la versione del Pd novarese diverge radicalmente. Dice Domenico Rossi, consigliere regionale, uno degli autori con il segretario Pirovano e l’onorevole Borghi del “fuoco di fila” contro la Castelli: “non crederete mica che la Castelli abbia rifiutato Novara? Quando ha capito che era in corso una vera e propria rivolta ed è stata avvisata che si lavorava ad una soluzione differente ha diffuso la nota in cui diceva di non accettare”.

Insomma il caso è chiuso, ma i sassolini nelle scarpe ancora no.

ECV