Politica - 30 luglio 2022, 15:07

Davide Crippa lascia i 5 Stelle: "Il Movimento è tornato a fare politica estremista e barricadiera"

Il 44enne di Oleggio è stato prima sottosegretario allo Sviluppo Economico e poi capogruppo alla Camera

Il parlamentare novarese Davide Crippa lascia il Movimento 5 stelle. Lo ha annunciato questa mattina con una dichiarazione all’AGI.

"Ho lavorato fino all'ultimo momento utile – dice Crippa - per evitare quanto accaduto, ma i vertici hanno scelto la strada della rottura su tutti i fronti, anteponendo interessi particolari a quello generale del Paese, attraversato da una crisi senza precedenti, che va ad aggravarsi di giorno in giorno. Non comprendo piu' il progetto politico del M5S, troppo instabile, troppo volubile e spesso contraddittorio, che ha fatto perdere di vista l'orizzonte comune che aveva unito il Movimento in molti anni di battaglie e di impegno politico".

Davide Crippa, 44 anni, originario di Oleggio, è stato un esponente di primo piano del Movimento: in questa legislatura, la seconda per lui, è stato prima sottosegretario allo Sviluppo Economico e poi  capogruppo alla Camera.
E’ stata la vicenda della caduta del governo Draghi ad allontanarlo sempre più da Giuseppe Conte e dagli attuai vertici del Movimento. 

"Non ho mai nascosto – aggiunge Crippa - la mia divergenza di opinione sulla gestione del mancato voto di fiducia al Governo, che di fatto - osserva - ha aperto una crisi poi cavalcata dal centrodestra per scopi elettorali". Crippa ripercorre i 14 anni di attivismo nel Movimento 5 stelle. "Il M5S - sottolinea - si è evoluto tantissimo negli anni, si è trasformato in movimento politico, ha scelto di diventare un partito capace di assumere su di se' la responsabilità di governo". E così, prosegue,  "è riuscito ad introdurre riforme epocali (come il reddito di cittadinanza e il taglio dei Parlamentari) e ha introdotto nell'agenda politica il tema dei temi: la transizione ecologica, radicata ormai nelle agende europee. Il M5S è andato oltre, ha guardato avanti scegliendo di rinunciare ad una parte della propria autonoma linea politica per costruire il famoso campo largo riformista e progressista, investendo risorse, consenso e fatica per dare un contributo fattivo a questo importante progetto nel quale in tanti abbiamo creduto".

"Oggi il M5S, dopo aver fatto cadere il governo che aveva contributo a formare, dopo aver fatto venir meno quel progetto del campo progressista inaugurato, tra l'altro, in occasione delle elezioni amministrative di poco più di un mese fa, volge - rimarca l'ex capogruppo M5s - repentinamente lo sguardo indietro, recuperando un'idea di politica estremista e barricadiera, dimenticando il lavoro che tutti hanno svolto e che siamo stati chiamati a portare avanti per sostenere l'azione di ben 3 governi con differenti apporti da parte delle forze politiche presenti in parlamento".

ECV