Attualità - 30 luglio 2022, 18:30

Stop al telemarketing selvaggio sugli smartphone degli italiani

Dal 27 luglio gli utenti possono chiedere l'iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni per bloccare le telefonate commerciali indesiderate

Stop alle chiamate commerciali moleste dei call center sugli smartphone degli italiani. Dal 27 luglio è operativo il Registro Pubblico delle Opposizioni, uno strumento che permetterà agli utenti di non essere più contattati dai call center per fini di telemarketing.

Si tratta di un servizio pubblico e gratuito per tutti i cittadini che una volta iscritti negli elenchi del registro non potranno più essere contattati dall’operatore di telemarketing, a meno che quest’ultimo non abbia ottenuto specifico consenso all’utilizzo dei dati successivamente alla data di iscrizione oppure nell'ambito di un contratto in essere o cessato da non più di trenta giorni. Il RPO semplifica quindi le procedure per i cittadini che intendono tutelare la propria privacy da attività promozionali invasive e indesiderate. In particolare viene estesa ai numeri di telefono cellulare la possibilità di iscrizione all’RPO - già prevista per il telefono fisso e l’indirizzo postale - annullando così i consensi all’utilizzo dei dati da parte degli operatori.

Dallo scorso 27 luglio gli utenti possono iscriversi al Registro attraverso internet, numero verde, email e raccomandata. L'operatore di telemarketing che utilizza i dati presenti negli elenchi telefonici pubblici è tenuto a verificare con il RPO le liste dei potenziali contatti, tramite una serie di servizi disponibili sul sito del registro stesso. L’iscrizione nel registro sarà infatti possibile compilando un apposito modulo elettronico sul sito del RPO www.registrodelleopposizioni.it, oppure telefonando al numero verde 800 957 766 per le utenze fisse e allo 06 42986411 per i cellulari o inviando un apposito modulo digitale tramite mail all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it.

Restano invece valide le iscrizioni inserite precedentemente al nuovo RPO, con la facoltà per l’utente di annullare i consensi attraverso il rinnovo dell’iscrizione. L'operatore di telemarketing che utilizza i dati presenti negli elenchi telefonici pubblici è tenuto a verificare con il RPO le liste dei potenziali contatti, tramite una serie di servizi disponibili sul sito del registro stesso. In caso di abusi e violazioni gli operatori rischiano multe salatissime, fino a 20 milioni di euro. Per le imprese sono previste sanzioni fino al 4 % del fatturato totale annuo.

L'addio alle telefonate di telemarketing selvaggio rischia però di non essere definitivo, “in quanto -come segnala Ansa- le nuove disposizioni non si applicano ai call center ubicati all'estero, e a causa della presenza di operatori illegali capaci di aggirare le norme”.

Come sottolinea all'agenzia di stampa il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, Simone Baldelli. “L'efficacia del Registro pubblico delle opposizioni la vedremo sul campo nei prossimi mesi, anche in ragione della presenza di operatori che agiscono nell'illegalità e nel sommerso o da sedi estere, il che rende necessario definire in modo chiaro la catena della responsabilità all'interno delle varie filiere di committenza". Baldelli propone il modello olandese "basato sul presupposto che nessuno possa ricevere telefonate commerciali, salvo coloro che abbiano reso esplicito il proprio consenso".













Redazione