Sergio Bossi si conferma largamente sindaco di Borgomanero, la seconda città della Provincia di Novara. L’esponente civico sostenuto dal centrodestra, ha chiuso al 73,68% superando la candidata del centrosinistra Nicoletta Bellone, che non va oltre il 18,83%, e il candidato di Azione Roberto Faggiano, che ha raccolto il 7,49%
Al di là del risultato del voto ai candidati sindaci, che ha visto la conferma – ampiamente prevista – del primo cittadino uscente Sergio Bossi, soprattutto guardando ai risultati del voto di lista (quando mancano ancora due sezioni al risultato definitivo) emergono alcuni dati molto rilevanti dal punto di vista politico.
Anzitutto, la vittoria di Bossi è un suo trionfo personale: le liste civiche a lui collegate “Il Borgo” (che è la civica “personale” del sindaco), “Noi Borgomanero” e “Progetto Borgomanero” mettono insieme quasi metà del totale dei voti della coalizione. Una fortissima impronta che non potrà che determinare in modo decisivo gli equilibri nella giunta. Tra i partiti tradizionali del centrodestra, va notato come le percentuali di Lega e Fratelli d’Italia siano molto lontane da quelle conseguite ad ottobre a Novara nel voto che ha riconfermato Alessandro Canelli sindaco. Qui però il sorpasso tra i meloniani e i salviniani si è già verificato: Fdi conquista il 13,87% mentre la Lega si ferma all’8,96. Quanto a Forza Italia, il risultato dell’8,39%, migliore di quello del capoluogo, conferma un radicamento ancora reale a Borgomanero.
Sul fronte opposto, sebbene il risultato del candidato sindaco Nicoletta Bellone sia molto migliore di quello che cinque anni fa conseguì Corrado Rossi, che non riuscì a superare quota 12%, continua la serie negativa della lista del Pd, che supera a stento il 10%. E al centrosinistra non è bastato ricucire almeno in parte i rapporti con l’area civica che fa riferimento all’ex sindaco Pier Luigi Pastore, né coinvolgere la lista Demos, nata dall’esperienza della Comunità di S.Egidio, molto stimata a Borgomanero, ma evidentemente non ancora matura dal punto di vista elettorale.
Per il terzo candidato, Roberto Faggiano, alfiere di “Azione”, il partito di Carlo Calenda, un risultato dignitoso, e soprattutto una incidenza percentuale ben più marcata rispetto a quella fatta segnare a Novara da Sergio De Stasio.