Cronaca - 27 ottobre 2021, 14:53

Molotov contro il bar di Sant'Agabio, arrestato un 46enne

A incastrarlo le immagini di una telecamera. L’indagato si era reso protagonista di ripetute minacce e molestie ai danni della titolare con aggressioni fisiche e verbali

La Polizia di Stato di Novara ha arrestato un uomo di 46 anni ritenuto responsabile di un vero e proprio attentato, portato a termine con una bottiglia molotov artigianale, ai danni di un bar nel quartiere di S. Agabio.

Le indagini erano iniziate dopo una forte esplosione che aveva causato l’incendio della serranda del bar, che si trova in corso Trieste. Nel corso dell’attività investigativa della Squadra Mobile della Questura di Novara, venivano raccolti numerosi elementi a carico di un novarese residente con i genitori nel quartiere, che comprovavano il coinvolgimento dell’uomo nella fabbricazione del congegno esplosivo, la cui deflagrazione era stata innescata da una sigaretta rinvenuta dalla Polizia Scientifica durante il sopralluogo effettuato dopo l'attentato. 

Dall’esame delle immagini di una telecamera nelle vicinanze del locale incendiato venivano estratti alcuni frame che immortalavano l’azione di un uomo con in mano la bottiglia molotov. La comparazione delle immagini del video con quelle del sospettato permettevano di collocare  sul luogo del crimine il soggetto che risultava essere anche un fumatore delle stesse sigarette utilizzate come innesco per fare esplodere la bottiglia incendiaria.

Nel prosieguo delle indagini emergeva anche  che l’indagato si era reso protagonista di ripetute minacce e molestie ai danni della titolare del bar con aggressioni fisiche e verbali tanto da costringere la donna a modificare le proprie abitudini: la stessa per non restare da sola e quindi per non sentirsi in pericolo, era stata costretta a farsi accompagnare da qualcuno al momento dell’apertura e della chiusura del bar. 

Nella giornata di lunedì, al termine delle attività investigative condotte dalla  Squadra Mobile, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Novara, su richiesta della stessa Procura della Repubblica, ritenendo valido il quadro indiziario e stante il concreto ed attuale pericolo di reiterazione del reato, emetteva un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale della custodia in carcere nei confronti dell’uomo che é accusato di danneggiamento seguito da incendio, atti persecutori e detenzione e porto in luogo pubblico di un ordigno incendiario considerata a tutti gli effetti arma da guerra. L’uomo é in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

ECV