Attualità - 21 settembre 2021, 11:56

Città della Salute di Novara: nessuna offerta nella gara per la costruzione del nuovo ospedale

La notizia si è abbattuta come un uragano su Novara proprio nell’ultimo tratto della campagna elettorale: la gara per l'affidamento della concessione di costruzione e gestione della nuova Città della Salute e della Scienza di Novara, una delle più importanti opere di edilizia sanitaria in Piemonte, del valore di 320 milioni di euro, è andata deserta.

Nessuno dei sette raggruppamenti d’impresa che nei mesi scorsi avevano manifestato interesse a partecipare alla gara, alla scadenza dei termini ha presentato offerte. "E’ verosimile – spiega il direttore generale dell’Aou,  Gianfranco Zulianche la mutata situazione economica, con l’aumento dei prezzi delle materie prime indotto dalla gravità della situazione pandemica, abbia indotto le ditte a valutare in maniera differente la convenienza a partecipare alla gara.

Quello che è certo è che il progetto- Città della Salute e della Scienza di Novara non si ferma qui: già domani il gruppo di lavoro dell’Aou inizierà alcune riflessioni e successivamente ci saranno le interlocuzioni indispensabili con l’assessorato regionale alla Sanità e successivamente con il Ministero, in modo da arrivare a una soluzione che dia tempi, modi e termini accettabili". 

Mentre il mondo politico rimane ancora cauto nelle valutazioni, la notizia ha destato molta preoccupazione tra i medici. Il presidente dell’Ordine Federico D’Andrea sottolinea che “se anche il progetto andrà avanti verranno comunque persi molti mesi se non anni e la struttura dell’attuale ospedale farà molta fatica a reggere ancora a lungo” “C’è da capire – aggiunge - come mai nessuno dei sette raggruppamenti d’impresa che aveva manifestato interesse a partecipare alla gara poi abbia presentato la propria offerta.

Forse davvero i margini di guadagno erano troppo risicati, ma se così fosse si porrebbe ora il problema di recuperare altre risorse. Resta il fatto che la Città della salute è fondamentale per tutto il Piemonte orientale”. “Confido – conclude il presidente dell’Ordine – che la sinergia che si era creata tra Regione, Università, direzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria e Comune di Novara e che aveva portato all’atto conclusivo di un progetto ultradecennale possa funzionare ancora e portare a una soluzione in tempi brevi”.

ECV