Avrà un carattere eminentemente tecnico l'incontro fissato per domani alle 10 al Tribunale di Verbania tra tutti i periti che stanno lavorando nell’ambito dell'incidente probatorio sulla tragedia della Funivia del Mottarone dello scorso 23 maggio.
In particolare, oggetto della riunione saranno i tempi e le modalità della rimozione del relitto della cabina e della fune spezzata, che sono rimasti nel teatro dello schianto, lungo le pendici della montagna. Un tema che sta diventando sempre più urgente, con l'avvicinarsi della brutta stagione e con il rischio di deterioramento dei reperti.
Un rischio che può essere evitato solo proseguendo le analisi in laboratorio, portando via la fune, la “testa fusa” e almeno una parte della cabina. L’obiettivo è rispondere alla domanda fondamentale tra quelle poste dal Gip Elena Ceriotti, cioè perchè la fune si è spezzata.
Nella riunione – convocata nell'aula B del Tribunale di Verbania - gli esperti si confronteranno anche sugli esiti dei diversi sopralluoghi compiuti tra fine luglio e il mese di agosto. Le conclusioni dei periti dovranno arrivare per il 16 dicembre, data in cui è già fissata l'udienza per discutere le relazioni finali.Proseguono anche i lavori del gruppo di tecnici informatici sulla cosiddetta “scatola nera” della funivia che è stata prelevata nella stazione intermedia all’Alpino la scorsa settimana.