Economia - 31 maggio 2021, 12:10

Dal 15 giugno ripartono le feste al chiuso per matrimoni

Confartigianato chiede riapertura anticipata. In Piemonte 38.431 le imprese interessate con un giro d'affari di 500 milioni di euro

Nel cronoprogramma varato dal governo dal prossimo 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite green card.

Il settore del wedding ha subito pesanti effetti della crisi Covid-19 a causa dei provvedimenti introdotti per il contenimento del virus. E le imprese operanti in questo segmento sono state ulteriormente penalizzate dal crollo di eventi, congressi, fiere e delle attività culturali e di attrazione turistica.

In Piemonte nel 2019 sono stati celebrati 12.306 matrimoni mentre nel 2020 solo 7.098 con un crollo del 42,3% (-5.208).

I dati ci indicano che nel 2020 c’è stato un crollo della celebrazione dei matrimoni che ha determinato un crollo delle attività legate al weddind e alle cerimonie in generale – commenta Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino -. Voglio ricordare che il settore legato alla celebrazione dei matrimoni è al 43,4% espressione delle attività artigiane, che insieme alle altre imprese generano in Piemonte un giro d’affari stimato in oltre 500 milioni di euro. Ora questo circolo virtuoso si è inceppato a causa del divieto di organizzare festeggiamenti, chiediamo di anticipare la data di apertura delle feste al chiuso per la celebrazione di matrimoni prevista per il 15 giugno (anche se è già un primo risultato) per far rimettere in moto il comparto fashion e food che rappresenta l’eccellenza del made in Italy, anche se temo che molte imprese del comparto non avranno più la forza economica di riaprire”.



Redazione Torino