Riapertura delle scuole fino alla prima media anche in zona rossa. E' l'annuncio fatto dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi nella conferenza stampa in corso al termine della cabina di regia. Gli studi usciti in queste settimane hanno ribadito come la scuola, di per sé, non sia fonte significativa di contagio.
«In cabina di regia - ha detto Draghi - si era deciso che se ci fosse stato uno spazio per le riaperture sarebbe stato destinato alla scuola. Il ministro Bianchi sta lavorando perché questo avvenga nel modo più ordinato e omogeneo possibile. La scuola, di per sé non è fonte significativa di contagi. Lo è ciò che sta attorno, come i trasporti e le attività para-scolastiche che aumentano con l'aumentare dell'età e che sono difficilmente controllabili».
Confermate invece tutte le altre restrizioni: «Le evidenze scientifiche - ha aggiunto il premier - hanno dimostrato che le scuole sono fonte di contagio molto limitato in presenza delle altre restrizioni. Se queste venissero tolte completamente la situazione sarebbe differente».
Secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza, «gli effetti delle restrizioni si stanno vedendo. L'indice Rt - ha aggiunto - è a 1.07 ed è la prima volta che raggiunge questo livello dopo sei settimane di crescita. La stessa cosa vale per il tasso di incidenza che per la prima volta è sceso sotto 250. Questo significa che c'è ancora una situazione delicata ma ci possiamo consentire, in un quadro ancora prudenziale, di spendere questo piccolo tesoretto sulla scuola».
L'indicazione puntuale sulla data della riapertura, al momento non c'è ma è presumibile che si parli di aprile, al rientro della vacanze pasquali.