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Associazioni | 14 marzo 2021, 10:40

Fondazione Crt, nell'anno della pandemia il bilancio chiude con un avanzo di 55 milioni

Il patrimonio è superiore a 2,27 miliardi, mentre la posizione finanziaria netta di 387 milioni. Erogate risorse per 60 milioni sul territorio.

Fondazione Crt, nell'anno della pandemia il bilancio chiude con un avanzo di 55 milioni

Numeri in positivo per il 2020 della Fondazione Crt, nonostante le difficoltà legate all’anno della pandemia: il bilancio parla infatti di un avanzo di 55 milioni di euro, ma anche il patrimonio netto e la posizione finanziaria netta segnalano margini positivi.

In particolare, a contribuire al risultato positivo sono stati la negoziazione pari a 20,6 milioni di euro, l’elevata attenzione prestata ai benefici fiscali attivabili e il contenimento degli oneri di funzionamento, che hanno permesso alla Fondazione di conseguire un livello di avanzo ragguardevole, in grado di rafforzare ulteriormente la solidità dell’istituzione e del proprio operato, nonostante la raccomandazione della BCE a tutti gli enti creditizi di non procedere nel 2020 al pagamento dei dividendi, e dopo gli analoghi richiami alla massima prudenza rivolti anche alle compagnie di assicurazioni.

L’onere per le imposte sfiora i 10 milioni di euro e il carico fiscale complessivo sostenuto dalla Fondazione arriva a 14 milioni di euro: "un livello ancora troppo alto per enti filantropici come le Fondazioni, a maggior ragione se rapportato, ad esempio, al costante ruolo di connessione, supporto e aiuto svolto dalla Fondazione CRT a favore del territorio di Piemonte e Valle d’Aosta", dicono da Fondazione Crt.

Il patrimonio netto registra un incremento di 20 milioni, arrivando a superare i 2,27 miliardi di euro. Ancora ampiamente positiva la posizione finanziaria netta (387 milioni di euro alla fine del 2020).

Nel corso del 2020 la Fondazione CRT ha attivato risorse a favore dell’attività istituzionale per quasi 60 milioni di euro: circa 1.300 interventi focalizzati su welfare, salute pubblica, contrasto della povertà educativa, ricerca e formazione, arte e beni culturali. A queste tradizionali modalità di intervento, la Fondazione ha continuato ad affiancare ulteriori iniziative a prevalente contenuto sociale orientate allo sviluppo (social impact investments o mission related investments), arrivando a mettere complessivamente a disposizione del territorio 65 milioni di euro.

Con una disponibilità di 144 milioni di euro, il fondo di stabilizzazione delle erogazioni, irrobustito con lungimiranza già negli anni scorsi, garantisce continuità e forza all’attività istituzionale futura della Fondazione.

Questo bilancio anticiclico, con i numeri in positivo niente affatto scontati nel primo anno della pandemia, favorisce le capacità di resilienza e di ripresa del territorio, contribuendo anche a rafforzare il senso di fiducia nel futuro – afferma il presidente, Giovanni Quaglia –. La solidità economico-finanziaria della Fondazione, ottenuta grazie all’impegno negli anni di tutta la struttura, è doppiamente rilevante in un contesto generale così drammatico: il sostegno prezioso, se non addirittura determinante, alle realtà non profit del terzo settore è oggi quanto mai strategico per la tenuta del sistema sociale, culturale, produttivo e, quindi, per la ripartenza del Paese”.

Sostenibilità è la parola chiave del bilancio 2020 della Fondazione che, attraverso il costante lavoro compiuto negli ultimi anni per un significativo rafforzamento economico-finanziario, anche dopo un anno senza precedenti come quello appena trascorso, può continuare a generare un rilevante impatto positivo sul territorio, in linea con i livelli pre-pandemia – dichiara il segretario generale della Fondazione CRT, Massimo Lapucci –. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni nazionali ed europee sul fronte del Recovery Plan, per cogliere al meglio tutte le opportunità della transizione digital e green attraverso un impiego responsabile ed efficace delle risorse da destinare alle riforme strutturali e allo sviluppo sostenibile di Next Generation EU”.

Redazione TorinOggi

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