Scuola - 14 marzo 2021, 18:42

Chiorino sulle scuole chiuse: "I paletti imposti dal Governo col decreto ci hanno messo con le spalle al muro"

"Non essere riuscita a tenere le scuole aperte è stata una sconfitta personale, da mamma e da sostenitrice del fatto che restano tra i luoghi più sicuri"

“Siamo tutti consapevoli dell’immenso sforzo che ciascuna famiglia da domani farà in nome della salute – così l’Assessore all’istruzione e lavoro Elena Chiorino a fronte dell’ordinanza firmata dal Ministro Speranza venerdì scorso che vedrà dal 15 marzo il Piemonte in zona rossa – ma con i paletti imposti dal Governo nell'ultimo decreto ci hanno messo con le spalle al muro”. 

Da domani scuole chiuse a tutti i livelli, dai nidi alle superiori. Solo gli studenti con "bisogni educativi speciali" e con disabilità saranno in presenza. “Da mamma innanzitutto, e un minuto dopo da assessore, ho provato ogni strada percorribile, con il benestare del Presidente Cirio, per riportare in presenza gli studenti a tutela del principio di inclusione sociale su cui il termine “bes” si basa.” 

Coinvolgendo le autonomie scolastiche e tutti coloro che ruotano nel sistema scuola, l’Assessore Chiorino avrebbe voluto proporre, sottoforma di progetto pilota piemontese, dei “piccoli gruppi di studenti in presenza e a rotazione ricreando, per quanto possibile, una situazione di “normalità". La scuola in presenza è calore – sottolinea l’assessore - socialità, educazione e crescita culturale: caratteristiche che non potranno essere mai apprese tramite un gelido schermo. Non essere riuscita in questo intento è stata una sconfitta personale, da mamma e da sostenitrice del fatto che le nostre scuole restano tra i luoghi più sicuri”. 

Seppur in zona rossa, il lavoro in assessorato non si fermerà: “Dobbiamo saper leggere il giornale di domani : infatti lavoreremo alla riapertura delle scuole, cercando di garantire gli esami di Stato per i maturandi in presenza ed in assoluta sicurezza sperando – conclude Chiorino – che dal Governo non ci pongano altri veti sacrificando ancora una volta il mondo della scuola”.

C.S.