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Sanità | 24 febbraio 2021, 09:30

Graglia: "30 milioni per riorganizzarele prestazioni nelle Rsa"

"Hanno supplito con forza e coraggio ad una emergenza imprevedibile, mettendoci passione e professionalità"

Graglia: "30 milioni per riorganizzarele prestazioni nelle Rsa"

"Dall'inizio della pandemia come Forza Italia abbiamo domandato misure urgenti per sostenere il comparto delle prestazioni residenziali di carattere Sanitario, Socio-Sanitario e Socio Assistenziale per Anziani, persone con disabilità minori, persone affette affette da tossicodipendenza e patologie psichiatriche. E' evidente che il Covid-19 ha messo in forte difficoltà l'organizzazione esistente in tali strutture chiamandole ad ingenti investimenti straordinari pur a fronte di minori entrate a causa del contingentamento degli ingressi. Hanno supplito con forza e coraggio ad una emergenza imprevedibile, mettendoci passione e professionalità". Così Franco Graglia, vicepresidente del Consiglio regionale, dopo l'approvazione di un nuovo strumento per le rsa piemontesi

"Proprio grazie alla nostra sensibilità in merito - aggiunge - sono stati approvati una serie di interventi che tentano di venire incontro a questo comparto per un investimento totale di circa 30milioni di euro. In primo luogo sono state approvate le modalità di erogazione delle integrazioni tariffarie riconosciute ai soggetti titolati di autorizzazioni delle strutture convenzionate/contrattualizzate con il S.S.R. per tutte quelle prestazioni intercorse tra il 21 febbraio 2020 e il 30 giugno 2021. Si è inoltre chiarito che rientrano nelle competenze delle singole AA.SS.LL. la responsabilità del procedimento per il riconoscimento e la liquidazione dell'integrazione della retta per le spese effettuate ed i relativi controlli. Si è anche quantificato che il valore di riferimento dell'integrazione tariffaria a giornata sarà pari a 2,65 euro per le strutture residenziali per anziani; a euro 1,50 per quelle affette da patologie psichiatriche e per quelle residenziali per i minori; a euro 1 per le strutture residenziali affette da tossicodipendenza e per quelle semiresidenziali per disabili. I soggetti beneficiari devono essere regolarmente costituiti o iscritti come attivi nel registro delle imprese tenuto dalla Camera di Commercio o ad altri Registri Nazionali, avere la sede principale o secondaria nel territorio nazionale ed essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e quindi non essere in stato di liquidazione volontaria o in procedura concorsuale per liquidazione. Le strutture potranno autocertificare la loro registrazione sulla piattaforma Covid e dovranno costantemente aggiornare i dati in essa presenti ai fini della liquidazione. Saranno ammissibili per la rendicontazione tra le altre spese: la sanificazione degli ambienti, l'acquisto di dispositivi di protezione individuale, l'assunzione di personale aggiuntivo, le spese per lo smaltimento dei rifiuti speciali, investimenti per la messa in sicurezza degli ospiti e degli operatori".

C.S.

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