“Ci siamo riuniti qui sotto qualche settimana fa per gridare giustizia per Ahmad Djalalj, ricercatore novarese rinchiuso in Iran. Oggi la stessa voce vogliamo arrivi in Egitto per Patrick, al di là di ogni colore o fazione politica”. Lo ha detto questa sera il vicesindaco di Novara, Franco Caressa (FdI) aprendo la breve manifestazione promossa da Comune di Novara, Amnesty International e InOltre Alternativa Progressista, a favore di Patrick Zakcy studente egiziano dell’Università di Bologna, detenuto nel carcere di Tora dal febbraio 2020.
“Ancora una volta - ha aggiunto il vicesindaco - Novara fa sentire la sua voce a favore della tutela dei diritti umani e della libertà, ma soprattutto della democrazia”. La manifestazione è nata dall’approvazione unanime da parte del consiglio comunale della città piemontese di un ordine del giorno presentato dalla consigliera Sara Paladini del Partito Democratico. Presenti davanti al municipio, oltre alla stessa Paladini, ad alcuni consiglieri comunali di tutti i gruppi e ad alcuni assessori, una rappresentanza della camera Penale e di Amnesty International.