Attualità - 24 dicembre 2020, 16:02

Il tradizionale pranzo di natale dei Frati Capuccini di San Nazzaro sarà take away

Insieme al pasto saranno donate le Scatole di Natale raccolte da Confcommercio

Anche la solidarietà, nel Natale difficile del tempo della pandemia, deve trovare una nuova declinazione, rispettando le norme per il contenimento della diffusione del virus senza rinunciare a stare vicino a chi più ha bisogno.

Così anche le tradizionali occasione di festa che a Novara venivano offerte a senza tetto, immigrati e persone in difficoltà, quest’anno si sono trovate costrette a mutare natura e modalità organizzative.

I frati Cappuccini di San Nazzaro alla Costa da anni il giorno di Natale condividevano il pranzo con gli utenti della mensa, normalmente aperta ogni giorno per cena e la domenica a pranzo. Un gesto in pieno “stile” francescano, reso possibile dalla collaborazione di numerosi volontari e dalla vicinanza di tanti benefattori che contribuiscono al sostentamento di questo servizio essenziale per la parte più fragile della città di Novara.

Mentre i gesti di solidarietà (da parte di service club, associazioni e semplici cittadini) si sono ripetuti anche quest’anno, dando provvidenziale ‘ossigeno’ all’azione del convento, la mensa dei frati dall’inizio dell’emergenza sanitaria del Covid 19 ha dovuto riorganizzarsi con il metodo del take away: agli utenti ( che sono quotidianamente tra i 40 e i 70, uomini e donne, di tutte le età, italiani ed immigrati) viene fornito un pasto caldo in contenitori termici, pane, acqua, frutta e dolce.

Questo metodo – come spiega fra Luca Brescia, responsabile del servizio – sarà utilizzato anche a Natale ma arricchendo in quantità e qualità i pranzi monoporzione per far vivere a tutti un momento di gioia, nonostante tutto.

Il menù prevede un antipasto, ravioli, arrosto con patate, frutta, acqua e un dolce. Tutto sarà preparato e confezionato dallo staff di cucina del convento, con la collaborazione di diversi volontari della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare, laici singoli e famiglie che seguono la spiritualità di San Francesco e che a Novara fanno riferimento al convento di San Nazzaro. C’è poi anche un’altra novità: “Quest’anno – spiegano i volontari dell’Ofs – abbiamo pensato di aggiungere al pasto anche un dono: grazie alla disponibilità di Confcommercio, abbiamo a disposizione un buon numero di “Scatole di Natale”, raccolte a centinaia in città, che contengono qualcosa di caldo (sciarpe, guanti..), qualcosa di dolce, un prodotto per la pulizia personale, un passatempo e un biglietto di auguri”

Ci aspettiamo – conclude fra Luca – una settantina di ospiti, ma siamo pronti ad accogliere anche un numero maggiore”.

ECV