Ahmadreza Djalali è stato trasferito nella prigione di Rajel Shahr Karaj per essere giustiziato oggi. La drammatica notizia sulla sorte del ricercatore iraniano, già collaboratore del Centro di ricerca internazionale di medicina dei disastri dell’Università del Piemonte Orientale, è stata confermata con un post su Facebook da Luca Ragazzoni, collega di Ahmad al centro di ricerca novarese.
Sarebbe stato l’avvocato iraniano di Djalali a informare telefonicamente del precipitare della situazione la moglie dello studioso, che vive in Svezia.
Proprio in queste ore è in corso su Facebook la maratona oratoria dei giovani avvocati italiani che stanno pronunciando simboliche arringhe in difesa di Djalali