Novara - 13 novembre 2020, 11:09

Le tradizioni natalizie in Piemonte

Tra poco più di un mese sarà Natale e malgrado l'epidemia legata al covid-19 abbia cancellato le date dei tradizionali mercatini natalizi rimane immutato l'appuntamento casalingo con la cucina delle feste, che si rinnova nel pranzo del 25 dicembre. Per ridurre al minimo il rischio contagio sono stati annullati anche tutti gli altri eventi natalizi che prevedono l'aggregazione tra persone, incluse le giocate a tombola e alle carte organizzate nei circoli o presso gli oratori. In questo periodo di emergenza sanitaria, una valida alternativa al gioco tradizionale potrebbe essere il gioco a distanza da realizzare sul portale Voglia di Vincere Casinò online, la piattaforma autorizzata dall'aams che garantisce giochi con ricchi premi al riparo da frodi e truffe telematiche. Il giorno di Natale si potrà in ogni caso giocare nell'ambito dello stretto nucleo familiare che si riunirà come sempre attorno alla tavola scintillante di decorazioni e imbandita con le prelibatezze regionali da gustare principalmente in questo periodo dell'anno.

 Le pietanze sulla tavola di Natale piemontese: primi e secondi piatti

Di solito le pietanze di Natale sono accompagnate da ottimi vini rigorosamente locali come: Barolo, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Barbaresco e il bianco Arneis che si sposa bene con i piatti a base di pesce. Benché il Piemonte non sia una territorio lambito dal mare, l'antipasto di acciughe è uno dei protagonisti del pranzo natalizio insieme al vitel tonnè e all'insalata russa. Quest'ultima portata, preparata con verdure bollite tagliate a pezzetti e condite con maionese, deve il suo nome ad una visita fatta dallo Zar di Russia alla corte dei Savoia. Gli agnolotti ripieni di carne e verdure sono il classico primo piatto della tradizione piemontese, il piatto affonda le sue radici nei territori delle Langhe, Monferrato e Roero. Un altro primo da servire in alternativa alla pasta ripiena sono le classiche tagliatelle all'uovo, che vengono condite con sugo di funghi porcini. Nella tavola di Natale piemontese il re dei secondi piatti è il brasato al Barolo. Il Barolo è un vino molto pregiato in cui si mette a marinare la carne per diverse ore.

I classici dolci piemontesi: dal Galup alle bignole ripiene

Per concludere al meglio un pranzo così abbondante non ci si può dimenticare di riservare uno spazio per i dolci, soprattutto per il panettone che, con il pandoro, è un immancabile simbolo del Natale. La massima espressione del panettone piemontese è il Galup di Pinerolo. La parola "galup" è un termine piemontese che significa molto goloso, ghiotto. Il panettone Galup ha diverse varianti ma quello classico ha un impasto morbido che viene ricoperto da una glassa su cui spiccano mandorle o altra frutta secca tritata. Il prelibato dolce pinerolese, diventato nel tempo un vero e proprio marchio commerciale, fu inventato nella prima metà del secolo scorso dal pasticcere monsu' Ferrua. dal In una tavola che si rispetti, insieme al panettone vengono serviti gli altri dolci della tradizione come le bignole ripiene di crema pasticcera e le pesche al sapore di amaretto. Dopo il dolce è il momento del brindisi il cui protagonista è solitamente il Moscato d'Asti.

 

 

 

Redazione