Politica - 10 novembre 2020, 18:05

Regione, FdI chiede l'accesso alle attività aperte anche in Comuni diversi per chi si sposta con mezzi propri

Lettera ai prefetti piemontesi perché valutino un'interpretazione differente sulla mobilità

Il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia in Regione Piemonte, il capogruppo Paolo Bongioanni, gli assessori Elena Chiorino e Maurizio Marrone, il vice capogruppo Davide Nicco e il segretario regionale Fabrizio Comba scrivono ai Prefetti del Piemonte: “In questo momento estremamente delicato si chiede la possibilità di consentire l’accesso alle attività autorizzate a rimanere aperte anche in Comuni diversi da quello di residenza” dichiarano.

La proposta è che l’accesso potrà essere possibile mediante esclusivo utilizzo di mezzi propri, ciò al fine di evitare l’utilizzo del trasporto pubblico.

Gli esponenti del gruppo consiliare fanno una richiesta che volge ad un’interpretazione più estensiva della norma contenuta nell’ultimo decreto emanato dal Presidente del Consiglio dei Ministri per permettere il normale svolgimento delle attività lavorative.

“L’obiettivo di Fratelli d’Italia” dichiarano “è quello di permettere alle attività autorizzate di continuare a lavorare, così come di permettere ai cittadini piemontesi di muoversi anche nei Comuni diversi da quello di residenza, nel rispetto assoluto della sicurezza e della salute delle persone. Tutti ne otterrebbero un giovamento, sia i cittadini, che si sentono privati della loro libertà, sia le attività commerciali, che si potranno rivolgere ai loro fornitori di fiducia. Così facendo permetteremo ai piemontesi un ritorno ad una quasi normalità pur osservando rigorosamente le norme di distanziamento sociale”.

Qui di seguito, il testo completo della lettera inviata.

A Sua Eccellenza il Sig. Prefetto di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli

Oggetto: DPCM 3 Novembre 2020

Sig. Prefetto,

a seguito del nuovo DPCM del 3 novembre, in particolare nelle aree rosse come la nostra Regione c’è stata una stretta rilevante alla libera circolazione dei cittadini.

Tuttavia, si rileva che le attività commerciali di cui all’allegato 23 e le attività di servizi alla persona di cui all’allegato 24, tenuto conto della loro rilevante attività di servizio ed assistenza, sono autorizzate a rimanere aperte con rispetto dell’orario giornaliero massimo 5 – 22.

Ci chiediamo se sia possibile, tramite un’interpretazione più estensiva della norma, consentire l’accesso a tali attività, magari mediante esclusivo utilizzo di mezzi propri al fine di evitare il più possibile ogni contatto, a tutti i cittadini piemontesi anche nei Comuni diversi da quelli di residenza

in modo da rendere fruibili a tutti i servizi commerciali e di assistenza resi e, soprattutto, di potersi rivolgere ai propri fornitori di fiducia.

Torino, 10 novembre 2020

L’occasione è gradita per porgere i nostri migliori saluti

Paolo Bongioanni Presidente gruppo consiliare

Elena Chiorino Assessore

Fabrizio Comba coordinatore regionale

Maurizio Marrone Assessore

Davide Nicco Vice presidente gruppo consiliare

C.S.