Il nome di don Giuseppe Rossi, il prete martire ucciso dalle truppe nazifasciste nel vallone di Colombetti a Castiglione sta animando gli animi a Vaprio d’Agogna, suo paese d’origine.
La diatriba è nata fra Giuseppe Amato, preside dell’istituto comprensivo locale e il sindaco Alberto Pilone.
Amato, vorrebbe intitolare l’istituto scolastico allo scrittore Andrea Camilleri suo conterraneo mentre la giunta comunale, dopo un primo parere favorevole, si è detta fermamente contraria e favorevole all’intitolazione della scuola a don Rossi, cittadino di Vaprio d’Agogna.
Il preside ribatte che ha già il via libera dal collegio docenti, dal consiglio d’istituto e l’autorizzazione della Prefettura e della direzione dell’Ufficio scolastico territoriale.
Il sindaco Pilone ribatte che non ha nulla contro lo scrittore ma “perché non valorizzare un nostro concittadino, Servo di Dio e prossimo alla beatificazione?”.
Ricordiamo che don Giuseppe Rossi fu barbaramente trucidato la sera del 26 febbraio 1945. Il barbaro eccidio scaturì dopo uno scontro a fuoco avvenuto fra partigiani e fascisti che salivano in valle.
Il giovane parroco fu accusato di aver suonato le campane per avvisare i partigiani dell’arrivo della colonna nazifascista e per questo catturato, interrogato, picchiato e poi ucciso.