Regione - 05 ottobre 2020, 19:00

Maltempo, Cirio attacca il ministro Costa: "Colpe dei sindaci? Lasci Roma e venga qui a sporcarsi le mani"

Il Presidente della Regione contro il ministro dell'Ambiente: "Ci sono sindaci piemontesi che non dormono da 3 giorni, che spalano con le ginocchia immerse nel fango e che firmano sotto la loro responsabilità interventi d'urgenza per mettere in sicurezza la loro gente"

"Leggo che il ministro dell'ambiente Sergio Costa dice che la colpa dell'alluvione sarebbe dei sindaci che non spendono i soldi che hanno per l'ambiente. Caro ministro Costa, esca dal suo ministero e venga in Piemonte a sporcarsi un po' con i nostri sindaci piemontesi, che non dormono da 3 giorni, che spalano con le ginocchia immerse nel fango e che firmano sotto la loro responsabilità e senza ancora nessuna certezza dallo Stato, interventi di somma urgenza per mettere in sicurezza la loro gente". Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Il governatore del Piemonte da ieri con il vicepresidente Fabio Carosso e assessori della sua giunta nella ricognizione delle aree del Piemonte devastate dall'alluvione. "Pulire un fiume oggi in Italia - aggiunge Cirio - non si può perché la burocrazia delle sue leggi è tale da bloccare qualsiasi intervento".

"In uno Stato serio in un momento di emergenza ci si unisce per risolvere i problemi non per scaricare le responsabilità magari sui più deboli. La aspetto signor ministro, così vedrà da vicino l'Italia reale", ha concluso Cirio.

"Maltempo e dissesto idrogeologico. Cirio e la Lega polemizzano pesantemente contro il Ministro Costa reo, secondo loro, di aver scaricato la colpa dei mancati progetti di prevenzione su Sindaci e Comuni ma solo pochi mesi fa l’assessore Marco Gabusi - Forza Italia - manifestava le stesse identiche perplessità in risposta ad una nostra interrogazione sul tema, dichiarano Sarah Disabato, Consigliera regionale, e Sean Sacco, capogruppo M5S Piemonte.

"Né Cirio né la sua maggioranza inquisitrice si sono espresse quando il concetto veniva esposto da un loro collega di partito. Mentre dal Ministero arriva la conferma sui 7 miliardi di euro per il contrasto al dissesto idrogeologico e la la messa a disposizione degli uffici tecnici in aiuto ai Comuni, dalla maggioranza di destra si levano solo polemiche strumentali".

"Ora la giunta faccia mea culpa, si impegni ad assistere gli enti locali nella gestione dei progetti e torni sui propri passi modificando il Riparti Piemonte e risparmiando al territorio nuove colate di cemento destinate a devastare la nostra regione", concludono gli esponenti pentastellati.

Dal corrispondente a Torino