Cronaca - 28 settembre 2020, 15:30

Rissa in Piazza Martiri, Pd all’attacco: “mancano i controlli in città”

“È inaccettabile per una città come Novara, il cui Sindaco ha impostato una campagna elettorale all'insegna della sicurezza”

Sono ancora in corso le indagini per accertare la dinamica e le motivazioni di quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica. Nella più importante piazza del centro di Novara, incorniciata dai dehor dei locali più frequentati soprattutto dai giovani, è esplosa una maxirissa con colluttazioni, tavolini fatti volare  insieme a sedie e bicchieri, in un momento di follia che, fortunatamente, non ha visto feriti gravi ma solo qualche contuso.

Secondo le prime ricostruzioni tutto è cominciato da un diverbio tra gruppi contrapposti, che poi sono rapidamente passati dalle parole ai fatti. Dalla questura fanno sapere che non ci sono, per il momento, fermati o indagati per l’episodio.

È invece esploso il dibattito politico: tra i primi ad intervenire il Partito Democratico con la sua segretaria provincia Ilaria Cornalba. “La rissa in Piazza Martiri – ha scritto Cornalba sulla pagina Facebook del Pd - evidenzia la mancanza di controllo che c'è in città. Che una sera in pieno centro e, tra l'altro, in periodo di restrizioni per il Covid, si possa assistere, o essere incidentalmente coinvolti, in una rissa con tanto di lancio di sedie e bottiglie è inaccettabile per una città come Novara, il cui Sindaco, tra l'altro, ha impostato una campagna elettorale all'insegna della "sicurezza".

Tanti cittadini – prosegue la segretaria provinciale del Pd - hanno espresso sui social la propria preoccupazione per la vita notturna senza controllo e per la mancanza di rispetto per le regole imposte dal Covid. Una preoccupazione che condividiamo e che il gruppo consiliare Pd ha più volte evidenziato nel silenzio assordante del Sindaco e della maggioranza. Servono a poco – conclude - le dirette Facebook di aggiornamento sulla situazione dei contagi da Covid se non si prendono provvedimenti concreti per il controllo sul rispetto delle misure restrittive imposte dal Governo e dettate dal buon senso e dal vivere civile”.

ECV