Politica - 15 luglio 2020, 14:00

Veicoli storici, M5S: “Regione azzoppa il settore per l'intera stagione estiva”

“Ennesima giravolta di una giunta subalterna alla Lombardia”

Veicoli storici, M5S: “Regione azzoppa il settore per l'intera stagione estiva”

"Auto d'epoca e d'interesse storico, la Regione Piemonte azzoppa il settore per l'intera stagione estiva. È quanto emerso in Consiglio regionale in seguito alla nostra interrogazione rivolta all'assessore all'ambiente Marnati. Abbiamo chiesto se la Giunta intendesse rivedere la delibera del 9 agosto 2019 che stabilisce il divieto di circolazione per questo tipo di vetture. Ad oggi infatti gli appassionati sono costretti a caricare le auto su un carrello anche solo per andare in officina per l'ordinaria manutenzione. Marnati aveva annunciato la revisione della delibera, salvo oggi tornare sui propri passi e demandare tutto ad un successivo accordo per il prossimo anno in sede di Bacino Padano". Così i consiglieri regionali Martinetti e Fornari del Movimento 5 Stelle.

“Abbiamo avuto la conferma che sarà una pessima stagione per gli appassionati di questo settore - afferma Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S e vicepresidente della Commissione regionale Trasporti – La Regione Piemonte si rifiuta di svolgere il proprio ruolo demandando la decisione all'accordo con la Lombardia, nell'ambito della sperimentazione 'Movie In' voluta dalla Giunta lombarda di Fontana. In questo modo si affossa un settore già provato dall'emergenza Covid ed i benefici per l'ambiente sono tutti da dimostrare. Le auto storiche sono appena 400 mila in tutta Italia ed il loro trasporto, con appositi carrelli, non risulta certo più favorevole per l'ambiente rispetto all'uso diretto di questo tipo di auto”.

"La Regione Piemonte a guida Lega continua a penalizzare Torino – aggiunge Antonio Fornari, Consigliere comunale di Torino – di recente il Governo ha proposto Torino come polo dell'auto nell’ambito delle 50 sfide per rilanciare il Paese. Proprio Torino è la Capitale mondiale dei veicoli storici, sia per la vocazione industriale e del design e sia come sede FIVA, la Federazione mondiale che comprende tutti gli appassionati dei veicoli storici, grazie al buon rapporto con ASI, Automotoclub Storico Italiano. In tutte le altre regioni italiane si è trovata una soluzione che permette ai veicoli storici di conservarsi in efficienza e di essere curati presso le officine di manutenzione e restauro, mantenendo in vita un indotto fatto di tante piccole realtà di artigianato altamente specializzato. In totale, secondo uno studio dell’Istituto Piepoli, l’indotto generato dal motorismo storico in Piemonte è pari a 123,4 milioni. In un momento come questo è da irresponsabili bloccare un settore così importante”.

C.S.

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