Economia - 04 maggio 2020, 17:00

“Cinghiali e caprioli fuori controllo, Regione intensifichi i piani di contenimento”

Per il presidente di Cia Piemonte se non si interverrà subito molti coltivatori saranno costretti ad abbandonare alcune aree del Piemonte

Se già prima dell’emergenza Coronavirus, gli animali selvatici provocavano danni alle attività agricole, ora il problema è aumentato in modo esponenziale. Cinghiali e caprioli, complici le misure di confinamento disposte contro la diffusione del virus, stanno prendendo il sopravvento nelle campagne. La Regione intensifichi i piani di contenimento della fauna selvatica”, così Gabriele Carenini, presidente di Cia Piemonte, sul proliferare incontrollato degli animali selvatici nei campi coltivati.

Chiediamo – spiega Carenini – che venga utilizzata il più possibile la figura dei tutor e che si predisponga un piano di contenimento anche per il capriolo, in quanto per quest’ultimo la caccia di selezione si è rivelata uno strumento insufficiente. Ricordiamo, inoltre, che, in molti casi, comprensori e ATC non hanno ancora risarcito alle aziende agricole i danni provocati dalla fauna selvatica negli scorsi anni. Ci auguriamo che questi rimborsi possano arrivare in tempi rapidi”.

“Riceviamo ogni giorno decine e decine di segnalazioni di caprioli che devastano vigne e cinghiali che distruggono campi di mais. Se non si interverrà prontamente –conclude Carenini– molti coltivatori saranno inevitabilmente costretti ad abbandonare alcune aree del Piemonte".

C.S.