Novara - 25 aprile 2020, 07:00

Il 27 aprile riparte il mondo del gioco e delle scommesse da remoto in tabaccheria. Ne sentivamo davvero il bisogno?

Un piano dettagliato prevede il ritorno da lunedì 27 aprile di '10 & Lotto', 'Millionday', 'Winforlife' e 'Winforlife Vincicasa'. Lotto e SuperEnalotto dal 4 maggio. Ultima tappa l'11 maggio, quando riprenderà la raccolta di slot machine e scommesse anche virtuale. Niente di così preciso è invece stato stilato per tutte quelle attività che sono chiuse da inizio marzo

Mentre ancora si fanno ipotesi su come gestire la fase 2 del ritorno alla normalità, arriva la notizia che da lunedì 27 aprile riparte gradualmente il mondo del gioco e delle scommesse.

Ne dà comunicazione Agipronews: “A partire dai 27 aprile, presso gli esercizi per i quali non vige obbligo di chiusura (come le tabaccherie, ndr), riprenderà la raccolta di '10 & Lotto', 'Millionday', 'Winforlife' e 'Winforlife Vincicasa', le cui estrazioni avvengono da remoto, mantenendo in ogni caso l'obbligo di spegnimento dei monitor e dei televisori. Per il ritorno di Lotto e SuperEnalotto l'appuntamento è il 4 maggio, insieme al 'SuperStar', 'SiVinceTutto SuperEnalotto' ed 'Eurojackpot' e delle scommesse che implicano la certificazione da parte del personale dell'Agenzia. Ultima tappa l'11 maggio, quando riprenderà la raccolta di slot machine e scommesse, anche quelle virtuali, mantenendo in ogni caso l'obbligo di spegnimento dei monitor e dei televisori (su cui normalmente vengono trasmessi i risultati delle estrazioni, fattore che potrebbe creare assembramenti all’interno dei locali, ndr)”.

La notizia è confermata dal decreto del Direttore Generale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Marcello Minenna, che ha disposto “un graduale ripristino delle attività di gioco secondo criteri che privilegino motivi di salute pubblica”.

Un piano molto dettagliato sul gioco che, come sappiamo, è fonte di introito per lo Stato. Secondo la stima di Agipronews, il lockdown di Lotto e Superenalotto è costato al fisco quasi 200 milioni. Peccato non si tenga conto delle gravi conseguenze per i giocatori patologici.

Niente di così preciso è invece stato stilato per tutte quelle attività che sono chiuse da inizio marzo. Ne sentivamo davvero il bisogno?

Dal corrispondente a Torino