Il Coronavirus si è portato via anche Vittorio Gregotti, considerato uno dei più grandi architetti italiani, novarese. E’ morto questa mattina a Milano a 92 anni: era ricoverato alla clinica milanese San Giuseppe da qualche giorno. Nello stesso ospedale è ricoverata, secondo le prime informazioni, anche la moglie Marina.
Vittorio Gregotti è nato nel 1927 a Novara da una famiglia di industriali tessili. Studia Architettura al Politecnico di Milano, dove ha modo di conoscere e seguire Ernesto Nathan Rogers, che considera il proprio maestro, e dove si laurea nel 1952. La prima esperienza lavorativa in uno studio di architettura risale al 1947, quando ancora studente soggiorna per sei mesi a Parigi e lavora per qualche settimana presso lo studio dei fratelli Gustave, Claude e Auguste Perret. Dopo la laurea, invece, lavora presso lo studio BBPR e inizia la collaborazione con la rivista Casabella (diretta in quel periodo proprio da Rogers), di cui molti anni dopo, dal 1982 al 1996, sarà direttore. Dal 1953 al 1968 svolge la professione in collaborazione con Ludovico Meneghetti e Giotto Stoppino, e nel 1974 fonda lo studio Gregotti Associati International.
Il nome di Gregotti è legato a grandi progetti di trasformazione urbanistica in Italia e nel mondo: ha lavorato agli impianti olimpici di Barcellona 1984, ha realizzato il quartiere Bicocca di Milano la cui trasformazione urbanistica è stata una delle maggiori della metropoli lombarda, ha ristrutturato il quartiere Marassi di Genova con il nuovo stadio “Luigi Ferraris”. Ancora a a Milano ha realizzato il teatro Arcimboldi; il suo nome è legato anche al quartiere Zen di Palermo e a Pujiang una città cinese da 100mila abitanti che venne interamente costruita su un suo progetto. Gregotti ha lavorato anche a Novara, in particolar modo negli anni giovanili. Tra i progetti realizzati un famoso palazzo in via San Gaudenzio (noto come “il palazzo degli uffici”) dove ha avuto sede anche il suo studio e un palazzo residenziale in via San Francesco d’Assisi. Negli anni ’80 Gregotti guidò anche la redazione di diversi studi urbanistici commissionati dal Comune di Novara, a cominciare dallo studio per la riorganizzazione della zona nord est, che generò un ambizioso progetto, poi mai realizzato. Di Gregotti anche l’unico studio compiuto sulle possibilità di recupero dell’area dell’attuale ospedale Maggiore, redatto in occasione dello studio di fattibilità per la nuova Città della Salute.
Vittorio Gregotti è stato il primo cittadino insignito del titolo di “Novarese dell’anno”, nel 1983.
ECV
NELLA FOTO: Vittorio Gregotti (primo a destra) nominato dal sindaco Armando Riviera Novarese dell’anno nel 1983, insieme al generale Lorenzo Valditara e al medico Pino Fortina