Regione - 12 marzo 2020, 19:10

Emergenza Coronavirus: rimodulazione dei treni regionali

Il presidente della Provincia di Novara Federico Binatti, componente del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, informa che da domani, venerdì 13 marzo, è prevista una rimodulazione dei treni regionali a tutela delle tratte e delle fasce orarie più utilizzate da chi si deve spostare per necessità lavorative.

<<La decisione, assolutamente condivisibile, vista l’emergenza che il Piemonte sta vivendo in questi giorni, e che stata consequenziale alla verifica delle attuali condizioni di richiesta del servizio - spiega il presidente - è stata concordata dall’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi e dal vicepresidente dell’Agenzia della mobilità piemontese insieme con Trenitalia e Gtt, azienda che gestisce il trasporto extraurbano nelle province di Torino, Alessandria, Asti e Cuneo. Questi soggetti hanno costituito la Mobility Emergency Unit per poter valutare congiuntamente eventuali nuove variazioni o riduzioni del servizio. Nel concreto – prosegue il presidente - i treni regionali veloci della linea Torino-Milano viene mantenuto un treno ogni ora e sono sospesi i treni di rinforzo e i primi treni da Torino del mattino e gli ultimi treni della notte. Sulla tratta Torino-Cuneo sono sospesi il primo treno da Cuneo e l’ultimo da Torino. Sulla linea Torino-Alessandria-Genova sono soppressi i prolungamenti e i treni di rinforzo istituiti in dicembre tra la Liguria e il Basso Piemonte. È infine prevista la circolazione con otto carrozze, anziché le attuali undici, per tutti i treni regionali veloci Torino-Milano>>.

Il dettaglio delle modifiche sarà consultabile, oltre che nelle stazioni e le biglietterie automatiche, sul sito Trenitalia (www.trenitalia.it) e dell’Agenzia della mobilità piemontese (www.mtm.torino.it). Sarà data comunicazione tramite annunci vocali.

<<Attraverso queste variazioni, alle quali potrebbero aggiungersene altre se l’evoluzione della situazione lo richiedesse – conclude il presidente – si pensa di tutelare al meglio sia i lavoratori delle Ferrovie, sia anche tutte quelle persone che devono utilizzare i treni per motivi di lavoro>>.


C.S.