Conclusi i laboratori tenuti dagli studenti del liceo scientifico Carlo Alberto alla scuola dell’infanzia San Giuseppe di via Gorizia a Novara. Come da programma i liceali sono diventati maestri per i piccoli scolari della materna, alla prese con i primi rudimenti della matematica. Numeri e piccole operazioni spiegate attraverso il metodo analogico Bortolato, modalità pedagogica sempre più usata in Italia basata sulle capacità naturali dei bambini e sull’applicazione concreta della matematica. L’esperimento ha coinvolto due classi dello scientifico annesso al Convitto Carlo Alberto, inserite nel progetto «PiIL – Percorsi Integrati di Inclusione e Lavoro» dell’associazione Territorio e Cultura di Novara
Alla scuola dell’infanzia San Giuseppe, diretta da Raffaella Pasquale, l’utilizzo del metodo analogico Bortolato è già una realtà consolidata. L’istituto legato alla parrocchia di San Giuseppe, ospita 86 bambini in tre classi della scuola dell’infanzia, nel micronido e nella sezione primavera.
I laboratori sperimentali con i ragazzi del liceo hanno suscitato interesse anche nei genitori dei piccoli allievi della scuola dell’infanzia San Giuseppe.
Il progetto “PiIL – Percorsi Integrati di Inclusione e Lavoro”, sostenuto da Fondazione Crt e coordinato da Davide Servetti e Giacomo Balduzzi, è attualmente in corso di realizzazione in tre scuole della provincia di Novara (Iti Omar, Istituto Convitto Carlo Alberto ed Iis Biagio Pascal di Romentino). Sono coinvolti in totale circa 120 alunni, suddivisi in sei classi. Altrettante classi degli stessi istituti sono inserite in un programma di monitoraggio e valutazione del progetto, condotto da Università del Piemonte Orientale ed Università degli Studi di Pavia.