«Sono pronti gli atti giudiziari per la causa contro il Comune che deve pagare gli affitti non versati dai morosi colpevoli se non procede dando corso agli sfratti che noi abbiamo richiesto».
Fa discutere, ventiquattrore dopo, la durissima conferenza stampa con cui il presidente Giuseppe Genoni ha ufficialmente concluso il suo mandato quinquennale alla guida dell’ente che gestisce il patrimonio immobiliare dell’edilizia residenziale pubblica
Un attacco frontale, che si accompagna con l’espressione di molte preoccupazioni per la tenuta dell’intero sistema Atc.
Il tema centrale è quello della gestione delle morosità colpevoli, cioè le posizioni di quegli inquilini che pur trovandosi in condizioni economiche tali da consentire loro il regolare pagamento del canone, non mantengono fede all’obbligo di pagare.
La legge regionale, come ha ricordato ieri Genoni, prevede che dopo tre mesi di mancati pagamenti l’Atc debba chiedere al Comune di pronunciare la decadenza dall’assegnazione della casa oppure, nel caso in cui decida di non farlo, deve versare all’ente l’ammontare degli affitti non pagati.
In reatà a Novara tutto questo non è accaduto. “Nelle case dell’Atc abitano mille inqulini che non ne avrebbero più diritto ma che per scelta politica del Comune, rimangono dove sono e impediscono di fatto ad almeno 500 famiglie in attesa nella graduatoria di avere assegnata la casa a cui hanno diritto. Sono scelte. Il comune vuole esercitare la solidarietà? Può farlo, ma deve pagarla versando i canoni non pagati dall'utente moroso: il Comune di Novara deve a questa Atc 2 milioni e 900 mila euro Noi abbiamo predisposto le carte, ora chi mi succederà, se lo riterrà ooportuno, potrà procedere”