La giunta Cirio taglia del 50% gli stanziamenti all'Edisu, che si traduce in un -30% di borse di studio finanziate. A denunciare, oggi in Consiglio Regionale, la scure che si è abbattuta sui conti dell'ente regionale per il diritto allo studio il capogruppo regionale di Luv Marco Grimaldi.
La delibera, a firma dall'assessore regionale al bilancio Andrea Tronzano, approvata lo scorso 11 ottobre dall'esecutivo guidato da Cirio ne "annulla" una di aprile della giunta Chiamparino, dimezzando da 26,4 a 13,2 milioni i fondi per le borse dell'Edisu. "Cancellando questo atto - spiega Grimaldi - è stato ripristinato quella di marzo, che copriva solo il 50% del fabbisogno".
Le borse di studio sono finanziate tramite fondi regionali, statali e le tasse. Il taglio di Palazzo Lascaris non riduce il 50% degli stanziamenti per questo capitolo, ma comunque di un terzo. Una riduzione che si traduce nel rischio, per 4 mila ragazzi su 14 mila idonei, di non avere sovvenzioni per proseguire l'università.
"Tecnicamente - spiega Grimaldi - ora l'Edisu dovrà riunire un CdA straordinario è capire cosa fare: la strada che possono intraprendere è andare in disavanzo e utilizzare i residui amministrativi degli scorsi anni".
Di fatto l'ente rischia di azzerare il tesoretto messo da parte questi anni e non riuscire comunque a finanziare tutte le borse di studio. Sollecitazioni davanti a cui Tronzano ha fatto scena muta.
Duro anche il commento di Paolo Furia, Segretario Pd Piemonte: "Ecco il primo atto che caratterizza davvero la Giunta leghista di Cirio: il taglio dei fondi sul Diritto allo Studio. Se il dato fosse confermato, ci ritroveremmo ad avere molti idonei ad ottenere le borse di studio alla luce dei regolamenti vigenti a mani vuote. Torneremmo cioè nell'esatta situazione in cui si trovava la Giunta Cota, che non riusciva a finanziare le borse di studio per le persone meritevoli di redditi bassi.
Errare è umano, ma perseverare è diabolico: evidentemente è proprio vero che alla Lega piace punire chi studia e chi ce la mette tutta".