Novara - 27 ottobre 2019, 18:10

Dall’Associazione “Ferrovia Internazionale Torino-Svizzera” preoccupazione per il progetto di recupero del fabbricato viaggiatori della stazione di Gattinara

Nella città di Gattinara, ai fini del recupero del fabbricato viaggiatori della stazione ferroviaria, si è dato il via ad un progetto di solidarietà sociale, ampiamente annunciato in questi ultimi anni.

L’Associazione “Ferrovia Internazionale Torino-Svizzera” prendendo atto della lodevole iniziativa, esprime qualche preoccupazione riguardo all’installazione della suddetta attività.

Più precisamente, teme che l’uso (obiettivamente piuttosto anomalo) a cui verranno adibiti una parte dei locali della stazione possa essere ostativo sia ad un esercizio ferroviario occasionale (treni storici ecc.) che a quello più auspicabilmente commerciale.

Ricordiamo che la stazione e il relativo scalo sono da considerarsi soltanto “temporaneamente non utilizzati”, trovandosi su una linea “sospesa”, per la quale ci si aspetta una riapertura a breve-medio termine.

Ci preme evidenziare alle Amministrazioni il ruolo fondamentale che le stazioni possono svolgere nel tessuto urbano, anche ai giorni nostri. Infatti se mantenute con decoro e rese fruibili alla comunità, costituiscono un buon biglietto da visita, gradito ai viaggiatori e ai turisti che giungono, nella fattispecie, nella nostra città vinicola.

Pensiamo infine che la disponibilità offerta da RFI alla Regione Piemonte e al Comitato dei Sindaci per la rimessa in efficienza dell’infrastruttura possa essere l’occasione per chiedere l’istituzione di un programma di treni storici (della Fondazione FS Italiane) sulla tratta da Torino ad Arona o Domodossola via Santhià Borgomanero, a beneficio della patria di Mercurino e dei territori circostanti. Sarebbe l’occasione giusta per rimettere la linea “in condizioni di esercizio”, prima che il degrado peggiori ulteriormente la situazione.

C.S.